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Calcio. Qatar 2022. E’ caos per i primi Mondiali invernali

Il segretario generale Valcke: ”Non risarciremo nessuno, i club hanno 7 anni per organizzarsi”

Mondiali 2022, è caos. Dopo che la prospettiva di disputare i Mondiali del Qatar tra novembre e dicembre si è fatta sempre più concreta, l’esecutivo Fifa deve solo confermarla ufficialmente il 19 e 20 marzo 2015, la levata di scudi di club e leghe professionistiche, contrarie all’idea di far slittare i calendari, ha già costretto l’organo presieduto da Sepp Blatter ad una serie di precisazioni.
L’ultima è di Jerome Valcke, il segretario generale intervenuto per rispondere al presidente dell’Associazione europea delle società Karl-Heinze Rummenigge, che pretende un indennizzo per i club: “Non risarciremo nessuno, né dobbiamo chiedere scusa, ci sono 7 anni di tempo per organizzarsi. E i club hanno anche beneficiato dell’accordo legato ai proventi dei passati Mondiali, nella misura di 40 milioni di dollari nel 2010 e di 70 nel 2014. Hanno tutto l’interesse a collaborare affinché l’edizione del Qatar sia un successo”.
Il segretario generale della Fifa ha risposto anche a Richard Scudamore, il numero uno della Premier League inglese capofila della protesta: “Il Mondiale in novembre e dicembre è un evento che accade per la prima volta e non è destinato a distruggere nulla che sia legato al mondo del calcio”.
Jerome Valcke ha infine sottolineato come la Fifa abbia concesso di passare “da 32 giorni a 28, questa è già una concessione. E la Coppa d’Africa 2023 non si terrà più in gennaio, bensì in giugno. La finale? Molte federazioni spingono perché si giochi il 23 dicembre”.
Quante polemiche ci aspettano nei prossimi sette anni?

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