Anomalia Rutenio anche nell’aria piacentina. Ma secondo gli esperti nessun pericolo

Sembra avere investito anche la zona di Piacenza nel corso di alcune giornate del mese di ottobre l’anomalia nell’atmosfera del Nord Italia che avrebbe rilevato una quantità, anche se minima, di rutenio 106. Il rutenio 106, elemento radioattivo utilizzato nella radioterapia e che normalmente non dovrebbe trovarsi nell’aria, sarebbe stato rilevato tra il 1 ed il 4 ottobre dalle stazioni Arpae anche dalla postazione situata in via Giordani, con livelli di circa 10 microbecquerel per metro cubo.

“Quelle che sono state rilevate sono concentrazioni minime”, tranquillizza tuttavia Roberto Sogni, responsabile del Centro Radioattività dell’Arpae, “che non sono rilevanti dal punto di vista sanitario. Sono dati trascurabili e tuttavia non esiste un livello di riferimento per questo tipo di elemento radioattivo”. Non essendo infatti la presenza del rutenio 106 accompagnata da altri radionuclidi artificiali derivanti da fissione nucleare, si esclude la loro provenienza da incidenti ad impianti nucleari od esplosioni di ordigni bellici; inoltre l’isotopo è utilizzato in piccole quantità anche a scopo sanitario.

Dalla Russia sarebbe giunta notizia che, negli Urali meridionali al confine col Kazakhistan, sarebbero stati rilevati nell’aria livelli dell’elemento radioattivo mille volte oltre la norma, proprio nello stesso periodo dell’anno in cui ne sarebbero state rilevate tracce nel Nord Italia.

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