L’idea di “Laboratorio Aperto” si basa sulla creazione di spazi in cui la cooperazione tra persone incontra la rivoluzione digitale contemporanea.
Lo scopo è quello di organizzare e ospitare attività di formazione, eventi e spazi attrezzati con tecnologie ICT all’avanguardia, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Infatti, le parole chiave sono: progettazione partecipata, soluzioni condivise e competenze digitali.
Al fine di rendere i centri storici più attrattivi, anche attraverso il recupero di ex chiese, chiostri e immobili dismessi, sono sorti in alcune città dell’Emilia-Romagna dieci laboratori aperti, e questo grazie a interventi finanziati dalla Regione con 16,6 milioni di euro del Por Fesr 2014-2020.
Le città coinvolte in questa iniziativa sono: Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
L’ex Chiesa del Carmine di Piacenza
Laboratorio Aperto viene inaugurato a Piacenza nel dicembre del 2019, presso la chiesa di Santa Maria del Carmine, oggi conosciuta come “ex Chiesa del Carmine”.
La chiesa è stata costruita nel 1334 dai Padri Carmelitani, e si trova tra le odierne via Borghetto e Piazza Casali. Nel corso del tempo ha subito una serie di modifiche strutturali e, in seguito alla soppressione degli ordini nel 1805, è stata impiegata per scopi differenti.
Dal 1923 il convento è divenuto la sede dell’organizzazione del Partito nazionale fascista, a partire dagli anni ’50 ha poi ospitato uffici statali, mentre nel 2006 l’intero complesso è stato abbandonato.
Infine, il progetto di recupero e riqualificazione dell’ex Chiesa del Carmine è stato avviato nell’autunno 2017 e si è concluso nella primavera 2019. Il recupero di questo prezioso patrimonio cittadino ha avuto un duplice scopo:
- Realizzare uno spazio urbano per promuovere attività all’avanguardia;
- Rilanciare un’area situata in una posizione strategica per la città, in modo da favorirne lo sviluppo futuro.
Gli eventi e le iniziative a Piacenza
Il Laboratorio Aperto di Piacenza ha ospitato e organizzato progetti di natura eterogenea.
Sono sorte iniziative che hanno visto l’incontro tra arte, storia e tecnologia. Ne è un esempio la mostra archeologica digitale sul Carmine svelato, disponibile fino al 25 settembre 2022. L’esposizione immersiva mette in mostra le indagini archeologiche, eseguite tra il 2105 e il 2017 all’interno della ex Chiesa del Carmine.
Sono stati introdotti dei progetti anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione, come l’apertura di uno sportello SPID e l’organizzazione di webinar sulla cittadinanza digitale (inerenti, ad esempio, al fascicolo sanitario elettronico) e sui servizi offerti dal Comune, in modo da rendere consapevoli tutti i cittadini.
Nel 2021, inoltre, Laboratorio Aperto ha organizzato un Summer camp sull’Appenino modenese, per bambini e ragazzi da 8 a 17 anni. Questi hanno vissuto un’esperienza educativa all’insegna della creatività, della tecnologia e di tanto divertimento, supervisionati da uno staff di educatori-tutor esperti nella conduzione di laboratori EdTech.
Infine, l’ex Chiesa del Carmine ha ospitato l’evento di Vinokilo, il più grande negozio di vintage al chilo d’Europa.
Si può constatare, quindi, che intraprendenza e varietà sono caratteristiche che a Laboratorio Aperto non mancano. In questo spazio urbano c’è posto per tutti, grandi e piccini, e soprattutto c’è posto per tanta creatività e voglia di imparare.