Furto all’urna del beato Scalabrini: condannati in due

Il furto si era svolto nello scorso aprile: la condanna è di due anni di reclusione

Piacenza. Due anni di reclusione e 300 euro di multa: questa la pena per due dei colpevoli di un furto che, svoltosi nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorso, aveva scosso la città. I tre si sarebbero introdotti in Duomo, dove avrebbero aperto la teca contenente le spoglie del beato Scalabrini, e sottratto un calice del ‘700, un rosario, una croce pettorale, ed un anello, tutti oggetti appartenuti al vescovo, il valore dei quali, circa 4000 euro, non sarebbe però secondo molti nulla in confronto al danno alla comunità piacentina, e alla mancanza di rispetto per il luogo sacro.
I due uomini condannati oggi, di 31 e 38 anni, originari di Rho, hanno incontrato monsignor Anselmo Galvani, al quale hanno porto le loro scuse per il gesto commesso: rimane irrintracciabile il terzo imputato, anch’egli 38enne, che verrà processato il 25 marzo con rito ordinario.

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