Gerusalemme. Feriti decine di fedeli islamici nella spianata delle Moschee

Interviene l’esercito israeliano. Anche due ufficiali sarebbero rimasti feriti negli scontri

Sono svariate decine i fedeli islamici rimasti feriti negli scontri con le forze di polizia israeliana in data 20 aprile, nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Feriti anche due ufficiali di polizia, a causa dei lanci di pietre, petardi e blocchi di cemento. I disordini sono divampati in mattinata a causa delle restrizioni imposte ai fedeli musulmani, cui è stato limitato l’ingresso nella spianata se al di sopra dei 50 anni di età, a misura cautelativa: sul posto, per appianare i disordini, sarebbero intervenuti circa 400 agenti di polizia. A rafforzare le tensioni anche la ricorrenza della Pasqua ebraica, che anche quest’anno è stata accompagnata da tentativi di nazionalisti ebrei di compiere sacrifici rituali, nel luogo in cui duemila anni fa sorgeva il tempio di Gerusalemme.
Nel vicino quartiere cristiano, invece, i riti pasquali si sono svolti senza intoppi, nonostante le lamentele dell’emissario dell’Onu della regione, Robert Serry, che ha affermato di non essere riuscito ad assistere alla cerimonia del Fuoco Sacro al Santo Sepolcro a causa dei ristrettissimi controlli della polizia israeliana. Controlli che, ha replicato un portavoce, sono la ragione per cui le cerimonie si sono invece svolte in serenità.

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