Omicidio di via Colombo. Per gli imputati chiesti tre ergastoli

Secondo la difesa l’omicidio non fu premeditato. Il fatto avvenne nel settembre 2013

Piacenza. Tre ergastoli ed otto mesi di reclusione per i coinvolti nell’omicidio del 39enne Sadik Hajderi, ucciso improvvisamente con un colpo di pistola mentre si trovava seduto ad uno dei tavolini del bar Baraonda in via Colombo, il primo settembre del 2013. L’ergastolo sarebbe stato richiesto dal Pm per i due fratelli Mersin e Donard Uku e per Ramadani Bujari, accusati di aver ucciso l’uomo: per Suada Zylyfi, la donna accusata di sfruttamento della prostituzione (coinvolta anche nel processo sull’omicidio di Sariano di Gropparello), sarebbe stata richiesta invece una pena di otto mesi di carcere. L’omicidio sarebbe avvenuto nell’ambito della lotta per la spartizione del territorio nei giri di prostituzione.
La difesa richiede tuttavia l’assoluzione dalle aggravanti costituite dall’associazione a delinquere e l’omicidio premeditato, affermando che non vi era premeditazione nel gesto compiuto dagli imputati: il fatto, per quanto violento, sarebbe “un omicidio dettato da un dolo d’impeto”.

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