Tredicenne trova il cellulare del compagno e tenta l’estorsione

Il ragazzino, non imputabile, è stato segnalato al Tribunale dei Minori dell’Emilia Romagna

Piacenza. Hanno solo tredici anni i due giovanissimi compagni di scuola e di squadra di calcio che, nel corso dello scorso fine settimana, sono stati protagonisti di un tentativo di estorsione. Dopo aver notato che l’altro aveva dimenticato il suo smartphone alla fermata dell’autobus, il tredicenne perpetratore del gesto avrebbe deciso di non fare notare nulla al compagno, e di intascarsi il cellulare in silenzio. Quando, in seguito a numerose chiamate fatte col cellulare della madre al proprio, che risultava spento, il telefonino perduto è finalmente risultato essere acceso, il giovane e la madre si sarebbero visti recapitare un messaggio che richiedeva la somma di 16 euro in cambio della restituzione del telefono.
È stato il padre del proprietario dell’oggetto a fare denuncia della sua scomparsa nel pomeriggio di venerdì 14 novembre, coinvolgendo la Polizia Municipale nelle indagini. Il ragazzo a cui era stato sottratto il cellulare si è recato quindi sul luogo dello scambio nel pomeriggio di sabato 15 novembre, accompagnato da un’agente che si è finta sua madre, in quanto il messaggio ne richiedeva esplicitamente la presenza: tuttavia di fronte a loro si è presentata la vista del tredicenne colpevole del tentativo di estorsione, che è stato fermato dalla pattuglia intervenuta sul posto. Il giovanissimo è dunque scoppiato in lacrime, intimorito dalla possibile reazione dei proprio genitori; denunciato al Tribunale dei Minori dell’Emilia Romagna in quanto non imputabile per la sua giovane età, è stato riconsegnato alla famiglia.

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