Defibrillatore rubato sull’argine del Po. In corso le indagini

Per alcuni la speranza è che venga riconsegnato: ”Non può essere rivenduto”

Piacenza. Ha provocato non pochi dispiaceri la recente scoperta dell’avvenuto furto di uno dei tre defibrillatori posizionati nel 2012 da Progetto Vita in alcune teche lungo l’argine del fiume Po, a tutela dei cittadini che solitamente si recano in tale zona per effettuare attività fisica. La scoperta sarebbe avvenuta soltanto negli scorsi giorni, ma è difficile risalire a quando effettivamente sia stato compiuto il furto, che riporta alla mente un caso simile risalente al dicembre del 2012, in cui la teca in vetro di uno dei defibrillatori sarebbe stata spaccata proprio nella stessa zona.
Non si esclude che la causa del gesto sia da ricercarsi in una bravata o un atto vandalico: lo suggerirebbero la natura dell’oggetto, ed il fatto che non sia possibile rivenderlo sul mercato nero. Questo è confermato anche dalla dottoressa Daniela Aschieri di Progetto Vita: sarebbero infatti i numeri di serie a renderlo identificabile, e quindi impossibile da far sparire nel nulla. Nel caso in cui il defibrillatore non sia riconsegnato, come alcuni sperano, si rivelerebbe necessaria un’altra raccolta fondi per sostituirlo.

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