Strage di Orlando. Isis rivendica l’attacco al gay club

L’ex moglie del killer: ”Era instabile, mi picchiava”. Identificate 48 delle 49 vittime

Sono state ormai identificate 48 delle 49 vittime dell’attacco al locale gay Pulse, di Orlando, uccise in una sparatoria: dopo alcune rivendicazioni, la polizia di Orlando avrebbe confermato che Omar Mateen, il killer, sarebbe stato affiliato all’Isis, ed avrebbe tentato di negoziare con le autorità. Inoltre, sarebbero in corso indagini penali nei confronti di altre persone sospettate di essere connesse alla sparatoria. L’ex moglie di Omar Mateen avrebbe affermato che si trattava di “una persona instabile”, che l’aveva picchiata in più occasioni e le impediva di parlare con la famiglia, al punto da farla temere per la sua incolumità.
Fra i morti in seguito all’attacco anche Eddie Justice, il giovane che, dal bagno del locale, aveva mandato sms alla madre per dirle addio.

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