Il 75% dei giovani aveva votato per rimanere. In Scozia si torna a discutere per l’indipendenza
È minimo il margine di differenza tra i voti per il referendum di ieri sulla Brexit: il 52% dei votanti della Gran Bretagna chiede l’uscita dall’Europa. Un risultato che sembra spezzare la popolazione a metà, soprattutto considerate le differenze demografiche tra i due gruppi: ben il 75% dei giovani tra i 18 e i 24 anni hanno votato per rimanere; minore la percentuale tra i 25 e i 49 anni, con un 56% per il rimanere contro il 44% per l’uscita, mentre la popolarità dell’opzione per l’uscita dall’Europa si ribalta completamente nei gruppi tra i 50 e i 64 anni (56% a favore dell’uscita contro 44% a sfavore), e cresce oltre i 65 anni (61% per l’uscita dall’Europa).
Nel frattempo, giungono da Londra le dimissioni del premier David Cameron, e in Scozia, dove ha prevalso vistosamente il Remain, si torna a discutere l’opzione di un referendum per l’indipendenza, come ha dichiarato il premier scozzese Nicola Sturgeon. In altri stati europei nel fronte degli euroscettici si diffonde a macchia d’olio l’entusiasmo per la possibilità di ulteriori uscite dall’Unione Europea.