Raccolta per Tag: Johannes Suhm

Poster del film "La rosa bianca - Sophie Scholl"

La rosa bianca – Sophie Scholl

Il 17 febbraio del 1943, quando il governo tedesco dichiarò caduta e perduta Stalingrado, un gruppo di studenti dell'università di Monaco si convinse che la fine della guerra fosse ormai prossima. Otto mesi di bombardamenti continuati e le numerose perdite di soldati sul fronte orientale accrebbero l'ottimismo e l'euforia del movimento di resistenza studentesco de La Rosa Bianca. I tempi e il popolo tedesco erano maturi per il loro sesto volantino rivoluzionario. Furono i fratelli Scholl, Hans e Sophie, a offrirsi volontari e a immolarsi, ignari, per la causa. Quella mattina di febbraio centinaia di volantini di denuncia contro i crimini nazisti vennero disseminati lungo i corridoi degli atenei. Un gesto azzardato che divenne il loro punto di non ritorno: sorpresi da un sorvegliante, furono interrogati dalla Gestapo, processati dalla Corte Popolare di Giustizia e condannati alla ghigliottina in soli cinque giorni.

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Poster del film "La banda Baader Meinhof"

La banda Baader Meinhof

Uno sguardo ravvicinato agli anni di piombo della Germania, gli anni '70, e alle vicende legate alla formazione terroristica RAF (Rote Armee Fraktion) fondata e guidata da Andreas Baader, Ulrike Meinhof e Gudrun Ensslin. La Banda Baader Meinhof nasce dalla volontà del produttore Bernd Eichinger di confrontarsi con la storia della RAF, muovendosi lungo le coordinate del libro Der Baader Meinhof Komplex di Stefan Aust che ha collaborato anche in qualità di consulente al progetto. Quindi non "la" storia della RAF, ma la messinscena di un libro che la rievoca. Risulta un’operazione appassionante, né revisionista né apologetica, che mette in campo due schieramenti che si dichiarano guerra e li segue sino alle estreme conseguenze.

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Poster del film "Hitman: Agent 47"

Hitman: Agent 47

Decenni fa, lo scienziato Piotr Litvenko guidò un esperimento di clonazione che consentisse di creare l'assassino perfetto: un uomo privo di emozioni, paura e senso di colpa, dai riflessi e dall'intelligenza potenziati esponenzialmente. Pentito di quanto realizzato, Litvenko scomparve: la figlia Katia, ignara di quanto accaduto, vive a Berlino e cerca disperatamente suo padre. Ben presto su di lei puntano gli occhi l'Agente 47, uno dei killer creati da Litvenko, e un uomo che si presenta come John Smith e che si offre di proteggerla da morte certa.

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