Vicky è un bambino vichingo dai capelli rossi che vive in un ameno villaggio dell'estremo nord nel lontano 1059. Suo padre è Alvar, "il guerriero più coraggioso del mondo", e vorrebbe che suo figlio fosse esattamente come lui: forte, attaccabrighe, e pronto a saccheggiare e distruggere i villaggi altrui a capo della sua banda di subalterni tonti, sudici e maneschi. Ma Vicky è di un'altra pasta e preferisce combattere con l'intelligenza piuttosto che con la forza bruta. Riuscirà il piccolo a far accettare al padre (peraltro dotato di un passato molto meno eroico di quanto lui non riveli) la sua natura singolare?
Storia di una ladra di libri
Germania, 1939. Liesel Meminger è una ragazzina di pochi anni che ha perduto un fratellino e rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla madre, costretta a lasciare la Germania per le sue idee politiche, e adottata da Rosa e Hans Hubermann, Liesel apprende molto presto a leggere e ad amare la sua nuova famiglia. Generosi e profondamente umani gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg, un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti tedeschi. Colto e sensibile, Max completa la formazione di Liesel, invitandola a trovare le parole per dire il mondo e le sue manifestazioni. Perché le parole sono vita, alimentano la coscienza, aprono lo spazio all'immaginazione, rendono sopportabile la reclusione. Fuori dalla loro casa intanto la guerra incombe e la morte ha molto da fare, ricoverando pietosa le vittime di Hitler e dei suoi aguzzini, decisi a fare scempio degli uomini e dei loro libri.