Campagna toscana, estate 1984. Il bidello Mario e l'insegnante Saverio sono fermi ad un passaggio a livello, in attesa che il treno passi. I due sono amici e si confidano a vicenda. Saverio tra l'altro è preoccupato per sua sorella Gabriella. L'attesa si protrae e decidono di percorrere una stradina tra i campi. Dopo un po' restano in panne con l'auto in mezzo alla campagna. Si fa sera, piove. I due passano la notte in una locanda. Trovano posto in una stanza che ospita già un'altra persona.
A.A.A. Achille
Achille è un ragazzino pugliese che diventa balbuziente dopo la morte del padre. La sua famiglia si divide: c'è chi vuole spedirlo dallo "strizzacervelli", chi propone una cura dall'otorino, chi, invece, lo porta in chiesa per fare i gargarismi con l'acqua santa. Fino a che il piccolo Achille viene spedito in una grande clinica, popolata da tanti pazienti, tra cui spicca la bella e infelice Alessandra. Ed è proprio in questa clinica che il piccolo Achille stringe una profonda amicizia con Remo, un logopedista un po' strampalato, dedito alla costruzione di strane macchine.
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