Unica erede del patrimonio di famiglia alla morte della madre, incolpata dell'uccisione della sorella, in realtà avvenuta per mano del malvagio patrigno, e da questi rinchiusa in un terribile manicomio, Baby Doll medita la fuga. Tra visioni, sogni, aspirazioni e metafore immagina la sua permanenza come la vita in un bordello in cui le prostitute danzano per attirare l'attenzione dei clienti e farsi scegliere. Quando danza per distrarre i clienti invece Baby Doll immagina la propria strada verso la libertà come un'iperbolica battaglia tecnologica tra katane, armi automatiche e nemici mostruosi.
Quella casa nel bosco
Cinque studenti di college partono su un camper alla volta di una casa nel bosco per trascorrere un week-end di assoluto relax. Dopo aver fatto rifornimento in una pompa di benzina gestita da un uomo inquietante giungono a destinazione. Ormai a loro agio nella baita, iniziano a giocare a obbligo e verità quando una botola si apre svelando una cantina colma di strani oggetti: di lì a poco saranno presi d'assalto da una famiglia di zombi, mentre da una sala-bunker un gruppo di tecnici osserva attraverso telecamere nascoste ogni loro mossa. Saggio analitico su tendenze, ossessioni e pratiche dell'horror, l'esordio al cinema di Drew Goddard comincia come il più piatto teen horror per mutarsi, di sequenza in sequenza, in un lavoro totalmente refrattario alla stabilità.