Ucraina. Crimea sotto controllo russo. Iatseniuk: ”È dichiarazione di guerra”

Sospese le preparazioni del G8 di giugno a Sochi. ”Violano i principi dietro a G7 e G8”

Continua inesorabile in Ucraina quella che è stata definita un’invasione in piena regola, per quanto portata a termine senza aver sparato nessun proiettile: numerosi soldati dell’esercito ucraino sono stati bloccati dai militari dei reparti speciali russi, che si espandono sempre di più in Crimea. L’intera Unione Europea si unisce nel condannare le azioni russe, che Putin ha definito, in una telefonata con il cancelliere Merkel, come “adeguate ad una situazione straordinaria”. Si mostra estremamente allarmato il premier ucraino Arseny Iatseniuk: “non è una minaccia, è di fatto una dichiarazione di guerra al mio Paese”.
La Casa Bianca ha diffuso una nota del G7: “Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa, e il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione Ie, ci uniamo oggi per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. Le azioni russe in Ucraina violano i principi e i valori che animano il G7 e il G8. Quindi, abbiamo deciso per il momento di sospendere la nostra partecipazione alle attività connesse alla preparazione del G8 di giugno a Sochi, fino a quando non tornerà il clima in cui il G8 sia in grado di avere una discussione significativa”

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