ODIO GLI INDIFFERENTI

Citando Gramsci. Solo per far capire il taglio redazionale della mia presenza. Da qui in avanti.

(…) alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo (…)

I più di costoro, invece, ad avvenimenti compiuti, preferiscono parlare di fallimenti ideali, di programmi definitivamente crollati e di altre simili piacevolezze. (…)

Odio gli indifferenti anche perché mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. (…).

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

ANTONIO GRAMSCI, 1917

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