BEIRUT – Sale come era prevedibile il bilancio delle vittime della doppia esplosione avvenuta ieri nel porto di Beirut, in Libano. A provocare le esplosioni è stato un incendio in un deposito nel porto dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Il prodotto chimico, altamente esplosivo, è utilizzato per la preparazione di fertilizzanti e ha molti altri impieghi industriali, ma è già stato utilizzato in passato anche per azioni terroristiche.
L’aria nella città è tossica. Il ministro della salute libanese Hamad Hasan ha consigliato di andare via da Beirut, affermando che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali.
Intanto dirigenti militari americani parlano di un possibile attacco, come ha dichiarato anche il presidente americano Donald Trump. “Ho incontrato i nostri generali e sembra che non sia un incidente industriale. Sembra, secondo loro, che sia un attentato, una bomba di qualche tipo”.