Da domani al Municipale in scena "Le false confidenze"

Entra nel vivo la stagione di prosa “Tre per Te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza

Entra nel vivo la stagione di prosa “Tre per Te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza: appuntamento martedì 7 e mercoledì 8 novembre alle ore 21 con “Le false confidenze” dei Teatri Uniti, con la regia di Toni Servillo in scena insieme ad Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Monica Nappo e Francesco Silvestri.
Dopo gli spettacoli di ottobre del cartellone Pre/visioni e l’apertura di Altri percorsi con “Elettra” allo Spazio Rotative, approda al Municipale la programmazione di Prosa di “Tre per Te”, la stagione organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con il Comune di Piacenza e la collaborazione di Cariparma & Piacenza,
organizzata da Teatro Gioco Vita con il Comune di Piacenza, la collaborazione di Cariparma e Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e, come tutte le attività proposte dal Teatro Stabile di Innovazione diretto da Diego Maj, il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento dello Spettacolo e della Regione Emilia Romagna.
“Le false confidenze” è una commedia scritta da Pierre Marivaux al culmine della sua produzione artistica che racconta una storia d’amore e di calcolo in ambito borghese. Un capolavoro scritto nel Settecento che può tranquillamente essere trasportato nel presente. Una storia d’amore e di denaro tra attrazione e sfiducia, sfida alle convenzioni, inganni del cuore così come li vede Servillo.
Schermaglie amorose di un innamorato che cerca di conquistare l’amata, nonostante entrambi siano promessi sposi ad altri.
Apparentemente tutto qui, nel solito irresistibile gioco teatrale di Marivaux. Ma c’è dell’altro: l’innamorato è povero e l’amata è molto ricca. Si tratterà di vero amore? Fino a che punto il sentimento è libero dall’interesse economico?
Al centro, una bella signora vedova (l’attrice Anna Bonaiuto), piena di soldi e corteggiata da un conte (Francesco Silvestri) sostenuto dalla madre di lei (Betti Pedrazi), trampolino di lancio verso la nobiltà. Ma il cuore della signora è altrove, batte per Dorante, un giovane spiantato (Andrea Renzi) “caldeggiato” dal maggiordomo di lei (Toni Servillo).


L’amore ostacolato dall’interesse, dagli intrighi, soffocato dal denaro: è questo l’argomento oggi più che mai attuale di questa bellissima commedia.

Ma l’attualità evidentemente non è il solo motivo che mi ha spinto ad affrontarla, è la modernità del suo linguaggio ad avermi affascinato in modo irresistibile.

Tutto è detto in maniera semplice, chiara, diretta, ma a questa limpidità corrispondono spesso zone oscure, torbide, ambigue, che creano intorno alla vicenda una atmosfera fatta di attese e di trepidazione.

Proprio quando i personaggi sembrano affidarsi con più disinvoltura alle parole, emerge ciò che non dicono o tentano di nascondere: alludono continuamente, e questo fa sì che i silenzi, le interruzioni, le pause diventino più espressive di qualsiasi discorso.

Alla commedia di parole se ne affianca una fatta di comportamenti, reazioni, volti, sguardi.

L’adattamento del testo allora si è svolto proprio in questa direzione: porzioni di dialogo o brevi scene, li ho interpretati come fossero didascalie che mi aiutassero ad orientarmi nelle pieghe più silenziose del testo.

Naturalmente la verifica di tutto ciò sta nel lavoro con gli attori; e del resto Marivaux lo sapeva bene quando affidava i suoi testi ai comici italiani di stanza a Parigi: a loro chiedeva di risollecitarli partendo proprio dalle improvvisazioni in palcoscenico. Come sempre è là che si gioca la partita.

Toni Servillo

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