Armato di cutter fuori da una farmacia. Fermato

Forse è il bandito con la sciarpa che ha già colpito sette volte tra città e provincia

Pare che i carabinieri lo stessero seguendo già da qualche tempo: era su di lui che avevano puntato gli occhi, era su di lui che avevano il sospetto concreto che si trattasse del rapinatore con la sciarpa. Così è stato “battezzato” dagli organi di informazione e dagli stessi appartenenti alle forze dell’ordine l’uomo che dal 24 ottobre scorso ha inanellato una serie impressionante di rapine, tutte ai danni di piccole attività commerciali con particolare predilesione per le parrucchiere e per le farmacie. I particolari della sciarpa scura alzata fin sotto gli occhi e del berretto calato sulla fronte sono gli unici due elementi certi notati da tutte le persone che si sono trovate, purtroppo per loro, a subìre le rapine. Scarsi gli altri elementi: carnagione chiara, particolare forma delle sopracciglia, forse un braccialetto notato da alcuni dei commercianti rapinati. Sinora il bandito con la sciarpa ha colpito impunemente sette volte in un mese. Sette rapine con la stessa tecnica, e in tutti i casi messe a segno da un «giovane magro, con l’accento meridionale» e con l’ormai famosa sciarpa scura alzata a coprire anche il naso. L’arma del bandito è sempre stata un cutter.
E il giovane fermato sabato pomeriggio pare che avesse in tasca un cutter. Stava entrando in una farmacia del centro quando i carabinieri sono intervenuiti. Ma non è tutto: al collo aveva una sciarpa scura. Particolare, questo, importante ma non fondamentale: i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Piacenza, infatti, l’avevano già sulla lista dei sospetti. Anzi, pare che fosse il sospetto numero uno. Nessuna conferma ufficiale arriva oggi dai militari dell’Arma, ancora impegnati in una lunga serie di accertamenti, ma ulteriori particolari sono attesi per domani. Tra le ipotesi da verificare, inoltre, pare che vi sia quella che il giovane fermato sabato pomeriggio – e attualmente sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa (provvisoria) di tentata rapina ai danni della farmacia del centro – potrebbe essere l’autore di colpi analoghi messi a segno in Lombardia. Circostanze ancora da verificare. Nel frattempo il trentenne – pregiudicato, italiano ma non piacentino – è in carcere.

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