Non credibili le accuse di chi si nasconde dietro al nome Agente Italiano.
Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani, gli autori del documentario «Uccidete la democrazia», saranno ascoltati martedì dai pm romani come persone informate sui fatti. I giudici hanno annunciato di voler ascoltare anche il funzionario del Viminale responsabile dell’ufficio elettorale. I giudici non credono invece alla tesi di chi si nasconde dietro allo pseudonimo Agente Italiano, secondo cui in migliaia di seggi elettorali, nella notte tra domenica e lunedì, a votazioni ancora in corso, qualcuno abbia aperto le urne per mettere le mani sulle schede bianche per girare i voti al centro destra.