Scaramella positivo alla sostanza radioattiva che ha ucciso lo 007 russo

Il consulente della Commissione Mitrokhin positivo al polonio 210

Mario Scaramella, il consulente della Commissione Mitrokhin, è risultato positivo alla sostanza radioattiva che ha ucciso lo 007 russo, il polonio 210. Dopo la scoperta di una "quantità significativa" di Polonio 210 nelle sue urine Mario Scaramella è stato ricoverato in un ospedale britannico per ulteriori accertamenti.

Per uccidere una persona ne basta una quantità piccolissima, essendo forse la più pericolosa tra le sostanze radioattive.

Il chimico Antonio Malorni, dirigente al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ha spiegato che 7 miliardesimi di milligrammo è la quantità massima che il nostro organismo è in grado d sopportare. "Ha anche una certa volatilità," ha spiegato Malorni, "si scioglie a contatto con ambienti acidi, come è appunto il nostro organismo, e ciò vuol dire che, se ingerito, entra in circolo molto facilmente".

Mario Scaramella è finora l’unico italiano su cui sono state trovate tracce del polonio radioattivo usato per uccidere a Londra l’ex-spia del Kgb Aleksandr Litvinenko. "Il Senato," riporta l’Ansa, "ha già attivato le procedure per un’immediata verifica dell’eventuale presenza di agenti contaminanti nella sala di Palazzo Madama dove il 21 novembre si è svolta la conferenza stampa dell’ex presidente della commissione Mitrokhin Paolo Guzzanti alla quale era presente il signor Mario Scaramella.

Intanto a Londra sono stati effettuati controlli strettissimi nell’albergo dove ha risieduto Scaramella. L’Ashdown Park Hotel è stato isolato per diverse ore prima di essere riaperto.

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