Caso Welby. Mario Riccio incriminato?

La decisione dopo l’autopsia

Appena saranno resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo di Piergiorgio Welby, la Procura di Roma dovrebbe decidere se incriminare Mario Riccio, l’anestesista che si è assunto il compito di staccarne il respiratore automatico. A carico del medico l’Ordine dei Medici di Cremona ha aperto un procedimento anche se, per la legge italiana, secondo l’art.32 della Costituzione ”nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Ma la Procura vuole capire se Welby sia stato ucciso da una dose di sedativo eccessiva (che gli avrebbe bloccato il respiro e provocato il collasso cardiaco) o se la morte sia giunta dopo avere staccato la spina dal respiratore artificiale. Intanto Mario Riccio ha dichiarato che se altri pazienti gli chiedessero di porre fine alle loro sofferenze non lo rifarebbe. ”Non perchè sia pentito, ma perché il mio lavoro è prettamente ospedaliero. Il caso Welby è un caso particolare che ho seguito e approfondito. E poi ho voluto portare a termine i miei convincimenti”.

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