Dopo Roma, la mostra-spettacolo del Teatro Gioco Vita sbarca a Madrid

“Un mondo di figure d’ombra” Omaggio a Lele Luzzati

Dopo il successo ottenuto a Roma alla Casa dei Teatri, fa tappa a Madrid la mostra/spettacolo di Teatro Gioco Vita “Un mondo di figure d’ombra – Omaggio a Lele Luzzati”.
Inaugurata oggi – martedì 20 marzo – è allestita al Centro Cultural de la Villa, una delle strutture culturali più importanti della città realizzata in seguito al rifacimento della Plaza de Colón e collegata al circuito artistico più rilevante della capitale spagnola, dove si trovano tra l’altro Biblioteca Nacional, Museo del Prado, Centro de Arte Reina Sofía, Museo Thyssen, Museo Arqueológico e Palacio de Congresos.

La mostra, che proseguirà fino al 13 maggio, è inserita nel programma del Festival Teatralia, rassegna di arti sceniche per i ragazzi e i giovani, giunto quest’anno all’undicesima edizione.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il direttore del festival Teatralia Pablo Nogales e la direttrice del Centro Cultural de la Villa Mora Apreda, oltre al direttore del Teatro Stabile di Innovazione piacentino Diego Maj. L’evento è stato seguito da numerosi giornalisti accreditati, sia della carta stampata sia di radio e tv.

“C’è un’ombra nella mia vita… è il Teatro Gioco Vita”: sono le parole di Lele Luzzati che sintetizzano il senso di “Un mondo di figure d’ombra”, la mostra/spettacolo omaggio al noto scenografo e illustratore.
Parole che risultano ancora più cariche di significati dopo che Luzzati è venuto a mancare, la sera del 26 gennaio 2007.
La mostra/spettacolo raccoglie – in un’articolazione originale basata su un gioco sapiente di spazi e di piani sovrapposti, luci e ombre, suoni e colori, e che ha il suo punto di forza in un rapporto emozionale con il pubblico – tutte le creazioni e gli oggetti frutto del sodalizio artistico tra Lele Luzzati e Teatro Gioco Vita: manifesti, bozzetti, sagome, scene originali, materiali audiovisivi e fotografici.
«Lele Luzzati ha dato forma alle nostre ombre – sono le parole di Diego Maj che presentano “Un mondo di figure d’ombra” – ombre interiori che egli ha disegnato e colorato. L’abbiamo trovato per simpatia. L’abbiamo trascinato perché incantati dalla sua curiosità verso l’immaginifico e confuso mondo attraverso cui noi volevamo esprimerci. L’abbiamo portato a condividere con noi spettacoli e difficoltà: niente ombre facilmente perseguibili su un muro bianco. Il segreto è tra noi e Luzzati».

Il rapporto di Luzzati con la Compagnia piacentina specializzata nel linguaggio del teatro d’ombre, iniziato nel 1978, ha prodotto nove spettacoli e numerosi altri momenti di collaborazione artistica. Di questi anni rimangono gli oggetti, i materiali, che testimoniano del percorso fatto, delle esperienze vissute…
La mostra fa rivivere questi materiali: una volta decontestualizzati dallo spettacolo essi non meritano di essere esposti solo didatticamente ma conservano la forza di risvegliare suggestioni ed emozioni che possono essere non più solo di chi ha lavorato alla messa in scena ma di chiunque accetti di attraversare “un mondo di figure d’ombra”.
Ecco allora che i materiali e le testimonianze del lavoro e della maestria di Lele Luzzati sono organizzati lungo il percorso espositivo in vere e proprie situazioni di spettacolo che esprimono le suggestioni delle ombre, gli strumenti necessari a produrle, il particolare contributo che al teatro d’ombre occidentale è stato dato dalla collaborazione artistica tra il noto scenografo e illustratore genovese e Teatro Gioco Vita, che da oltre vent’anni ha fatto del teatro d’ombre il proprio linguaggio espressivo ottenendo grazie al suo lavoro riconoscimenti e collaborazioni in ogni parte del mondo.

Una mostra, quindi, ma non solo. Un percorso animato di luci, situazioni d’ombra, piccoli momenti di fruizione spettacolare. Un viaggio fantastico nel mondo del teatro d’ombre.
Accanto a manifesti, bozzetti ed altri materiali creati da Luzzati per gli spettacoli di Teatro Gioco Vita l’itinerario della mostra propone momenti di puro spettacolo, dove le figure d’ombra riprendono vita tornando ad essere il Mostro Turchino, Gilgamesh, Ulisse e altri eroi.

Percorrendo un itinerario “animato”, i visitatori coinvolti in prima persona da un’equipe di animatori impareranno a giocare con le ombre. Potranno creare suggestive immagini utilizzando le luci e maneggiando le sagome disegnate dallo scenografo. Un modo per esprimere liberamente creatività e fantasia. Oltre a questo, a conclusione del percorso propriamente espositivo, sono previsti momenti di laboratorio dove è possibile per il pubblico costruirsi (o vedere costruire) teatri d’ombre in miniatura sul modello dei teatrini di Lele Luzzati.
Un’idea di esposizione interattiva che ha trovato ampi consensi da parte del pubblico e della critica. Debuttata a Piacenza nel 1994-1995 nello spazio di Santa Maria della Pace degli Ospizi Civili, la mostra/spettacolo ha fatto tappa anche a Ferrara (1995), Staggia Senese (1997), Parma (1998, Chiesa di San Lodovico), Rimini (1998, Palazzo del Podestà), Genova (2003-2004, Porto Antico – Museo Luzzati a Porta Siberia), Recanati (2005). Nel 2002/2003 per diversi mesi è stata riallestita con successo a Piacenza nello spazio culturale “Le Rotative”. Più volte è stata ospitata al Piccolo Teatro di Milano: nel 1999 prima nel Foyer del Teatro Strehler e poi a Palazzo Reale nell’ambito del Festival del Teatro d’Europa, nel 2001 al Teatro Studio per il Festival dei Bambini. All’estero è stata in Francia a Charleville-Mézières (1997, Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes), Beauvais (1997, TEB et Théâtres de Beauvais) e Marsiglia (2001, La Friche la Belle de Mai – Massalia Théâtre); in Portogallo a Lisbona (1999, Centro Cultural de Belem) e in Spagna a Siviglia (1999, Real Alcazar). Quest’anno, prima di arrivare a Madrid, “Un mondo di figure d’ombra” ha fatto tappa a Roma alla Casa dei Teatri.

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