Boscarelli attacca Reggi sulle nomine Enia. Professionalita’ o amicizie?

Le pressioni su Elisabetta Ferrari avevano un precedente

Dal sito ufficiale di Gianni D’Amo, candidato sindaco per una coalizione alternativa di centrosinistra, si legge un duro attacco alla gestione del potere del sindaco uscente Roberto Reggi. Per la nomina di Elisabetta Ferrari, poco più che trent’enne e – secondo quanto si evince – priva di esperienze curriculari pertinenti all’incarico, Reggi avrebbe esercitato forti pressioni, come in passato per un caso analogo.

"La vicenda ora conclusa ha un precedente," scrive Lorenzo Boscarelli, ex-coordinatore dei Piacentini uniti. "La presidenza della SOT (Società Operativa Territoriale), l’azienda controllata da Enìa che a Piacenza gestisce la raccolta dei rifiuti e la distribuzione dell’acqua potabile. La nomina del presidente della SOT, per accordi tra le forze politiche, spettava al movimento dei Piacentini Uniti, i quali si erano dati delle regole per scegliere le persone da indicare per incarichi pubblici. Il tema infatti è delicatissimo: se si nominano persone esperte e capaci si ha più efficienza, cioè meno costi, e servizi migliori per tutti i cittadini. Da parte del sindaco esisteva una forte pressione a favore della dottoressa Elisabetta Ferrari. Il Coordinamento dei Piacentini Uniti, responsabile di indicare il candidato alla presidenza della SOT, ritenne però di indicare altre due persone, che possedevano un curriculum a nostro parere più adatto al ruolo. Il sindaco a quel punto escluse i Piacentini Uniti dalla scelta del presidente della SOT e sapemmo che la dottoressa Ferrari era in predicato per essere nominata presidente di Tecnoborgo".

"Il primo presidente di Tecnoborgo," continua Boscarelli, "fu il professor Stefano Consonni, che insegna al Politecnico di Milano e all’Università di Princeton, in USA; si era ritenuto, giustamente, che questo ruolo richieda competenze non comuni. A suo tempo, il centrosinistra aveva criticato aspramente il sindaco Guidotti perché aveva nominato presidente di Tecnoborgo l’avvocato Passoni, che ha la stessa laurea della dottoressa Ferrari. Ora stupisce che le voci critiche di allora non si siano sentite, da parte del centrosinistra che appoggia la ricandidatura del sindaco Reggi.
Sulla differenza di esperienza e di qualificazione tra il dottor Ramonda e la dottoressa Ferrari è inutile diffondersi, perché è nota a tutti. C’è quindi da chiedersi quanto al sindaco Reggi e a chi lo sostiene interessi il bene della comunità piacentina. Infine, tra poco più di un mese ci sarà il nuovo sindaco; è corretto che quello uscente faccia una nomina così rilevante?"

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