Violenze sessuali a Piacenza. Le email dei lettori di Piacenza Night

Senza filtro, senza censura, la parola passa ai lettori

Lo stupro è un reato orribile. Nel comune sentire, per strada, tra amici che discutono, è un reato orribile. Sembra invece che per la legge Italiana e per la nostra Giustizia non lo sia altrettanto. E questo, a mio avviso, è un incentivo per gli stupratori. Ricordate la sentenza dei jeans? La ragazza non venne cretuta perché "i jeans sono troppo difficili da togliere"? O quella della ragazzina molestata dal patrigno, se non ricordo male. Allora si era considerato il reato "un fatto di minore gravità" perchè la ragazzina "non era illibata". Vi rentete conto? Jocker78

Sono ancora sconvolta per quello che è successo a Piacenza. Ho sempre pensato che prima o poi sarebbe successo qualcosa nella zona della stazione… c’è da essere terrorizzate a scendere dal treno all’imbrunire. Patty T.

Piacenza non è più un’isola felice. Fine dell’illusione. E’ una città di merda come tutte le altre, dove si nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi. Tutto all’insegna del volemose bene, senza sporcarsi le mani… Matteo G.

Mi piacerebbe che pubblicaste queste sentenze della Cassazione che hanno affrontato il tema dello stupro e delle molestie sessuali. Per farvi capire come essere turbati (senza fare nulla) sia il tipico atteggiamento italiano.

NOVEMBRE 2005 – La ‘palpatina’ sui pantaloni di una persona configura il reato di violenza sessuale se chi la riceve non e’ consenziente. Il caso riguardava due uomini.

NOVEMBRE 2001 – (sentenza riformata a furor di indignazione) I giudici sentenziano che la circostanza che una donna indossi i jeans non e’ da sola sufficiente ad escludere il reato di violenza sessuale, specie se la paura della vittima di subire altre violenze da parte dell’ assalitore determina la possibilità di sfilare piu’ facilmente i pantaloni.

FEBBRAIO 1999 – Un pronunciamento della Cassazione suscitò scalpore e polemiche: stabiliva che nel caso di una donna che indossa i blue-jeans non si puo’ parlare di stupro; per la Suprema Corte e’ ‘dato di comune esperienza’ che questo tipo di pantaloni non si possono sfilare ‘nemmeno in parte, senza la fattiva collaborazione di chi li porta.

APRILE 1999 – violentare una donna incinta al settimo mese non configura una circostanza aggravante del reato di violenza sessuale. Anzi, e’ possibile anche applicare al violentatore la diminuzione della pena minima per attenuanti generiche perche’ il caso puo’ anche essere ritenuto tra quelli di ‘minore gravita’.

AGOSTO 1997 – se il capoufficio dimostra un ‘sentimento profondo e sincero nei confronti della segretaria, non puo’ essere accusato di molestie sessuali sul lavoro, anche se la invita a cena e tenta di baciarla.

APRILE 1994 – e’ ‘arduo ipotizzare una violenza sessuale fra coniugi in caso di coito orale in quanto la donna ‘avrebbe potuto in ogni caso facilmente reagire e sottrarsi al compimento dell’atto da lei non voluto.

Serena

Di fronte a quanto è accaduto non ci sono commenti che tengano. E’ giusto che la legge preveda punizioni proporzionate all’offesa, ma in questo caso chi può deteriminare il livello di offesa? La legge è stata scritta da uomini e donne in panciolle, o da ragazze vittime di abusi? Come si fa a sapere cosa provano le vittime di uno stupro? Basta vedere quanto tempo impiegano ad uscirne fuori… se ci riescono… BlackCat.Y88

Mazza da baseball. Non carcere, ma mazza da baseball. Non dico altro se o non mi pubblicate.Mando

La giustizia non deve essere vendetta. Però la legge deve essere un deterrente. La pena prevista per i reati di questo tipo evidentemente non fa succicientemente paura. Inaspriamola, cazzo! Perchè i lavori forzati non si possono fare? Perché ci interessa di più la dignità (dignità?) di uno stupratore, piuttosto che quella di una vittima?RIC_superfly

Extracomunitari. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma guarda caso erano extracomunitari. Ora mi cancellerete, anzi, mi denuncerete, perché ad evidenziare un problema dicendo la parola extracomunitari si finisce per essere chiamati fascisti prima ancora di poter esprimere un concetto. Dico solo che più della metà dei detenuti nelle carceri italiane sono extracomunitari. I protagonisti degli stupri a Piacenza erano extracomunitari. Il disagio esiste. Il problema c’è. Sono fascista per averlo detto? Andrò all’inferno? Non lo so, però basta mettere la testa sotto la sabbia e avere paura di dire le cose che si pensano. Che tutti pensano. Sandro

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