Replica alla non risposta di Garlaschelli

Il dialogo comporta alcune regole fondamentali che vanno rispettate: quando si parla con qualcuno sarebbe bene ascoltare quello che ci viene detto

Caro Direttore,

il dialogo comporta alcune regole fondamentali che vanno rispettate, pena il non poterlo più definire tale.
Una di queste regole dice che quando si parla con qualcuno sarebbe bene ascoltare quello che ci viene detto: io, per esempio, non ho mai parlato di "criptocristiani", né tantomeno ho mai interrogato qualcuno sul perché o percome ci si possa definire così; ho solo detto che in tal modo è considerato da molti e da molti anni il professor Cacciari.

Sul valore etimologico della locuzione, poi, credo con un buon margine di sicurezza che significhi semplicemente "cristiano nascosto"; cristiano che non palesa il proprio stato, e cioè proprio come molti ritengono erroneamente di poter classificare il suddetto professore.

Una seconda regola consisterebbe nella buona abitudine, quando ci viene rivolta una domanda, di rispondere, e possibilmente di rispondere coerentemente con quanto ci è stato chiesto. Io non mi sono mai nemmeno sognato di immaginare che gli organizatori del festival della Teologia potessero condividere le tesi del professor Cacciari, per cui l’autodifesa del professor Garlaschelli in questo senso mi pare del tutto non richiesta; io ho chiesto a quale religione possa appartenere il professor Cacciari, e questa domanda rimane tuttora senza risposta.
Tengo particolarmente al rispetto delle due regole appena elencate, perché temo di cadere nella aberrazione più grande, quella di considerare il dialogo come un fine e NON come un mezzo.

Grato per l’attenzione.

Potrebbe interessarti

arte e sostenibilità Arte Laguna Prize sostenibile

Arte e sostenibilità. Un approccio olistico catalizzatore di cambiamento

L’intersezione tra arte e sostenibilità rappresenta un campo fertile di esplorazione e innovazione, dove gli …