Crollo del ponte sul Po a Piacenza. Per l’Anas la colpa e’ solo della piena

Intanto la Lega Nord insorge ed esplodono le polemiche: "eliminare i consorzi di bonifica"

Per l’Anas, che si è occupata del restauro del ponte nei mesi scorsi, il crollo del ponte sul Po a Piacenza "è dovuto esclusivamente all’ondata di piena che ha fatto seguito alle abbondanti piogge di questi giorni". Ma mentre la società si difende preventivamente da qualsiasi ipotesi che la veda responsabile del cedimento (nel medioevo si diceva "excusatio non petita, accusatio manifesta"), gli esponenti politici locali rilasciano le prime dichiarazioni.

Il presidente della Provincia Boiardi ha annullato tutti gli appuntamenti elettorali e si sta occupando insieme alle autorità dell’emergenza. Ma è la Lega Nord ad esprimersi con maggiore forza. Il deputato della Lega Nord, Massimo Polledri ha dichiarato che, "come ha detto il Sottosegretario Roberto Castelli bisogna mettere a regime il fiume perché non è possibile non cogliere gli avvertimenti che ci manda. Un fiume dove c’è qualcuno che scava abusivamente e dove invece non c’è una politica delle acque".

Gli fa eco Maurizio Parma che, nell’esprimere solidarietà ai soci della Motonautica Piacenza e agli infortunati del ponte, ha rispolverato il tema dei Consorzi di bonifica che, secondo la Lega, andrebbero eliminati insieme a "quegli enti in cui purtroppo, in alcuni casi, si annidano sprechi di denaro pubblico".

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