Le bastonate mediatiche internazionali e il complotto eversivo anti Berlusconi

Il Premier parla ai giovani industriali e accusa di essere vittima di una congiura

Il risultato delle urne parla chiaro: Berlusconi ha vinto le elezioni, non ha sfondato come prevedeva ma il voto ha confermato la fiducia del paese nei confronti del suo operato, oltre a avere evidenziato la perdita di alcune province tradizionalmente rosse (fra cui la nostra) a favore del centro-destra.

Mentre alcuni media nazionali picchiano duro sul Premier in relazione alle sue vicende giudizial-gossippare, i giornali esteri se la ridono: proprio ieri il New York Times, riferendosi allo show di Gheddafi a Roma, ha definito Berlusconi e il Capo di Stato libico "i due leader più pittoreschi del mondo". C’e’ la caviamo con una definizione ("pittoresco") tutto sommato benevola. Perchè la realtà è che dagli Stati Uniti all’Europa Silvio è considerato oltre a un’anomalia democratica, una sorta di personaggio grottesco. Un simpatico briccone settantenne che ne sa una più del diavolo, che si fa le leggi su misura, che controlla l’informazione, che frequenta minorenni, che candida veline, che organizza festini selvaggi, che usa i voli di Stato per portare gente divertente nel suo podere sardo.

Mentre queste insinuazioni sul comportamento del nostro Premier continuano, Silvio Berlusconi, forte della sua vittoria elettorale, incalza. Oggi a S. Margherita ligure (Genova) davanti alla platea amica dei Giovani di Confindustria, attacca: Le calunnie contro la mia persona, il caso Mills, le veline, le minorenni, i voli di Stato hanno costituito una campagna di scandalo, un progetto eversivo perchè la finalità è quella di far decadere un Presidente del Consiglio eletto dagli Italiani e a mettere un’altra persona non eletta dagli Italiani.
Il Premier ventila nuovamente l’idea di una cospirazione in atto per destabilizzarlo e tuttavia rassicura i giovani industriali che le elezioni confermano che c’e’ la maggioranza di governo.

Eppure resta il fatto che la gogna mediatica non è più nazionale ma internazionale, visto che nella stragrande maggioranza della stampa estera Silvio Berlusconi è additato a ludibrio.

I fatti sono noti a tutti e non è mia intenzione entrare nel merito della questione se Berlusconi abbia ragione o meno a sentirsi un perseguitato. Non mi importa neanche se un Greco o un Danese ride di me o del mio esecutivo e mi prende in giro: il mio governo l’ho scelto io e non voglio lezioni di democrazia da nessuno. Ogni Italiano deve avere un minimo di coscienza e dignità collettiva.

Ciò nondimeno: possibile che tutto sia una montatura, per di più internazionale? Possibile che siano gli altri, i vari "El Pais", "Le Monde", "The Economist", "The New York Times" (non certo giornali sovversivi) a denunciare una serie di comportamenti del nostro Premier molto sospetti e a evocare che c’e’ qualcosa di marcio nella nostra Repubblica, nella nostra democrazia?.

Spero che queste domande non siano retoriche.

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