Mia mail a Rutelli con invito alle dimissioni e sua risposta

La notizia buona è che ho ricevuto una risposta da un parlamentare, quella cattiva è che l’ho trovata particolarmente fastidiosa.

La notizia buona è che ho ricevuto risposta da un parlamentare. Evento piuttosto raro e di questo non posso che ringraziare Rutelli o chi nel suo staff se ne è occupato. Rimane il fatto che dopo pochissimo tempo ho ricevuto una risposta attinente e non una semplice e vaga presa in carico, come mi è capitato molte altre volte.

Credo che la stessa mail sia arrivata a tanti, dato che come viene specificato "rispondo alla sua, come alle altre".

Ma ripeto. Un’attenzione e un senso civico-istituzionale che mi ha colpito.

Dovrebbe essere la normalità ma così in Italia non è. È abitudine, non solo dei politici, quella di cestinare e non prendere in considerazione. Più che un’abitudine la definirei una maleducazione diffusa mista ad arroganza. Quando avevo la mia azienda mi ero ad esempio imposto di rispondere a tutte le lettere sempre, soprattutto alle candidature per l’assunzione. I curriculum li ho sempre archiviati e spesso li ho consultati anche passandoli ad altre aziende. Una forma minima di rispetto soprattutto nei confronti di chi era nella difficile condizione emotiva della ricerca del lavoro.

Ma veniamo a Rutelli; io gli avevo scritto molto semplicemente:

Con tutto il rispetto per il cambio di opinioni e per qualsiasi revisione critica del proprio pensiero, credo che non sia corretto rimanere in parlamento dove è stato eletto nelle liste del PD, con la certezza di arrivarci a causa del perverso meccanismo dell’attuale legge elettorale.

Chi in Umbria ha votato PD ha automaticamente votato anche Lei.

Però è gente che ha votato PD. E che ora ha perso rappresentanza.

Giusto farsi da parte per ripartire e sottoporsi la prossima volta al giudizio degli elettori.

Non trova?

Distinti saluti.

Davide Galli

Non sono particolarmente affezionato al progetto del PD, ma rimane comunque un punto di riferimento fondamentale per la costruzione di una qualsiasi alternativa di governo, nonché erede naturale di importanti partiti della Costituente e allo stesso tempo importante garante, per peso elettorale e rappresentativo, di diversi equilibri istituzionali al momento piuttosto precari.

Allego la risposta ricevuta, che non mi ha convinto per niente. L’ho trovata particolarmente speciosa" e presuntuosa.

Credo onestamente che qualsiasi altro candidato in Umbria, se presentato in modo così blindato avrebbe preso più o meno gli stessi voti di Rutelli.

Manca anche nelle sue auto-considerazioni ad esempio un’onesta valutazione sulle ultime elezioni comunali a Roma, dove il candidato alle provinciali Zingaretti anche a Roma città ha vinto e Rutelli ha perso, non portando a casa quindi una fetta considerevole di voti potenziali del centro-sinistra. I romani hanno in quel caso mandato un segnale a dir poco chiaro al candidato e alla coalizione sullo stile di "Non ci ci pappiamo proprio tutto quello che ci propinate".

Anche il discorso sui continui cambi di bandiera è decisamente stiracchiato, per quanto io ad esempio non gli avessi proprio fatto cenno (forse gli "altri" a cui è stata mandata la stessa mail di risposta). Vada dove vuole e riconosco alle persone il diritto di cambiare idea, basta che se ne assumano le relative responsabilità e conseguenze. Dire ad esempio che Bersani e la Bindi (leggo un particolare accanimento nei suoi confronti fra l’altro, non vi pare?) abbia cambiato tre partiti non è completo ne’ corretto: in fondo sono sempre rimasti nei rispettivi partiti che si sono evoluti, modificati e fusi.

Riporto quindi in calce la risposta di Rutelli; voi cosa ne pensate?

Gentile amico/a,rispondo alla sua, come alle altre mail che richiedono le mie dimissioni dal Parlamento. Questa richiesta è infondata; cercherò di risponderle con gentilezza e precisione.

Il PD ha eletto circa 340 Parlamentari. Anche lei potrà convenire che nel 2008 io sono stato candidato ed eletto grazie ai consensi, la storia politica e l’integrità delle mie convinzioni ed azioni: rispetto al risultato elettorale del PD, questo patrimonio non è stato pari né a un ventesimo, né a un trecentoquarantesimo! Non trova?

Né potrebbe definirmi un "nominato": pur non avendo potuto ottenere – come tutti – consensi personali, a causa della pessima legge elettorale, ho piuttosto concorso a "nominare" parecchie decine di deputati e senatori in virtù della forza dei consensi di cui ero portatore, a vantaggio del PD.Se fosse questo il tema, dunque, sarei largamente "in credito"; considerando il largo numero di militanti, eletti ed elettori che mi seguirono nel 2008 a sostegno del PD e che, purtroppo, non potranno partecipare a quel disegno di un grande Partito Democratico aperto, inclusivo e in crescita che ha rappresentato l’aspirazione di tanta parte della mia vita politica. Per realizzarlo non ho esitato a sciogliere il partito di cui ero il Presidente eletto, la Margherita – DL, un partito che non è mai sceso sotto il 10% dei voti. Spero anch’io che avremo un Parlamento in cui ciascuno possa eleggere direttamente il proprio rappresentante (anche se non mi illudo che la destra lo renderà facilmente possibile).

Le ricordo due ultime cose, che non tutti probabilmente conoscono. Io sono sempre stato eletto con voto popolare: Sindaco di Roma, con i più ampi consensi mai ricevuti in tutte le elezioni tenute nella Capitale in questi 16 anni (ma anche nelle elezioni perdute due anni fa, con oltre centomila voti dati solo alla mia persona e alle liste con il mio nome) e, in tutte le altre elezioni, in base a voti di preferenza o in collegi uninominali. A quanti poi osservano che in trent’anni, prima del PD, io ho aderito a tre partiti (radicali, verdi, Margherita), faccio notare che non si tratta proprio di un’anomalia. E faccio un paio di esemplificazioni.

La Bindi – come tutti gli ex democristiani – ha aderito a: DC (dall’inizio, con Andreotti), PPI, Margherita; Pierluigi Bersani, al PCI, al PdS, ai DS. Non è certamente titolo di demerito per loro, né per me.

Mi auguro che il PD possa avere buoni risultati. E spero di contribuire a portare nuove energie e speranze, in un cammino che giudico indispensabile per sconfiggere il populismo di destra, e per rendere migliore il nostro paese.

Grazie, con i migliori saluti,

Francesco Rutelli

Questa opinione è stata inserita anche nel mio blog:

blog.davidegalli.it

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