La forza della violenza non e’ sufficiente a lacerare i cuori

In occasione del ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino

Tutti i berlinesi, hanno dovuto sopportare la dolorosa divisione della loro città per decenni, ma nonostante tutto non si sono fatti ingannare. Dando un esempio a tutto il mondo hanno dimostrato che la forza della violenza e della coercizione, dei muri e dei fili spinati, non sono sufficienti a lacerare i cuori degli uomini.

La Porta di Brandeburgo è stata occupata da due dittature tedesche. Ai dittatori nazionalsocialisti serviva da imponente scenario per le parate e le fiaccolate ed è stata poi murata dai tiranni comunisti. Poiché avevano paura della libertà, gli ideologi trasformarono una porta in un muro.

Proprio in quel punto di Berlino, contemporaneamente punto di congiunzione d’Europa e punto di divisione innaturale tra Est e Ovest, si sono manifestati a tutto il mondo i volti spietati del nazismo e del comunismo. Le famiglie erano divise tra loro da confini micidiali. E in quella situazione la Porta di Brandeburgo, nel novembre del 1989, fu testimone della liberazione degli uomini dalle oppressioni ideologiche del secolo scorso.

La porta di Brandeburgo oggi aperta è segno del fatto che è stata finalmente realizzata l’aspirazione al raggiungimento della libertà della Germania nella libera autodeterminazione. In questo felice anniversario faccio un appello affinché anche quei non pochi popoli ai quali fino ad oggi è stato negato il diritto all’autodeterminazione possano vedere garantite le libertà fondamentali della persona: la libertà di fede, di coscienza, la libertà politica e lo stesso diritto di autodeterminazione.

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