Progetto del ponte Castelvetro-Cremona. Per Foti l’Emilia-Romagna si è espressa in ritardo

Diversamente dalla regione Lombardia, l’Emilia-Romagna si è espressa un mese oltre i termini

"Con buona pace di chi si è prodigato per fare credere altro, la Regione Emilia-Romagna ha espresso con grave ed inspiegabile ritardo il proprio parere sul progetto relativo alla costruzione del nuovo ponte che collegherà Cremona a Castelvetro" lo sostiene l’on. Tommaso Foti (PdL) a commento della risposta resa a una sua interrogazione dal Sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia.

"Vero è infatti – continua la nota del parlamentare piacentino – che con telegramma del 30 dicembre 2008 della Direzione salvaguardia ambientale del Ministero dell’Ambiente veniva richiesto alle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna l’espressione del parere di competenza".

"Mentre la Regione Lombardia assolveva per tempo detto compito – afferma l’on. Foti – e quindi del parere espresso il Ministero teneva conto, la Regione Emilia-Romagna trasmetteva il proprio parere il 23 giugno 2009, circa un mese dopo la sottoscrizione da parte del Ministero dell’Ambiente del decreto di pronuncia di compatibilità ambientale del progetto".

"Non rilevando l’obbligatoria pronuncia della Regione, che avrebbe potuto comunque esprimersi nella fase autorizzatoria finale – si legge nella risposta del sottosegretario Menia – si è ritenuto di percorrere la strada più in linea ai principi di buon andamento e di non aggravamento del procedimento, emanando il provvedimento".

"In ogni caso – afferma il parlamentare del PdL – dalla risposta di Menia risulta che il progetto definitivo sarà ripubblicato in conformità alle norme che disciplinano il procedimento di approvazione dei progetti, ai fini urbanistici ed espropriativi e, quindi, sottoposto alla Conferenza di Servizi".

"Appare infine chiaro nella detta risposta – conclude l’on. Foti – che i Comuni di Monticelli e Castelvetro hanno condiviso con la Provincia di Piacenza e la Società Centro Padane alcuni sviluppi progettuali, che recepiscono le prescrizioni contenute nel decreto di Via, e variazioni coerenti con quanto espresso dalla Regione Emilia-Romagna nel suo ritardato parere".

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