Protesta dei lavoratori della Malo. Presente anche Paolo Botti

Il partito Democratico annuncia l’arrivo del presidente Vasco Errani per il prossimo venerdì

Dopo lo sciopero dello scorso martedì 2 febbraio, terminato con un sit-in di protesta di fronte al palazzo della Prefettura piacentina, le lavoratrici della ditta di maglieria Malo tornano a far sentire la propria voce. Chiedono di poter visionare il piano industriale prima che il gruppo It Holding definisca gli accordi per la definitiva cessione dell’azienda, le oltre 60 donne che questa mattina si sono date ritrovo nella piazza di Borgonovo per un presidio e una raccolta firme di solidarietà.

«Vogliamo delle garanzie perché il lavoro resti qui a Borgonovo – spiega Antonella Garuti rsu Malo – finora abbiamo appreso del piano industriale dai giornali, chi acquista dovrebbe prendere il pacchetto completo, lavoratori e macchinari compresi». Una protesta che ha alzato il tiro nelle ultime settimane e che ora comincia a fruttare qualche piccolo risultato. «Abbiamo ottenuto un incontro presso il Ministero del lavoro il 15 febbraio a Roma – prosegue la Garuti – speriamo di poter dire la nostra ed essere ascoltate».
La Malo sarebbe entrata in crisi nell’ultimo anno più per gli errati investimenti del gruppo dirigenziale, che per la grave congiuntura economica internazionale. Passi falsi che sarebbero costati al gruppo It Holding oltre 37 miliardi di debito nei confronti degli istituti di credito e la conseguente amministrazione straordinaria ad opera dei commissari inviati dal Governo. Una situazione che tiene con il fiato sospeso le 63 donne dipendenti, per altrettante famiglie tidonesi. «Abbiamo paura – confessa Roberta Cremona – lavoro in Malo da 10 anni e ora mi trovo ad incrociare le dita per sperare che lo stabilimento venga lasciato qui». «Non basta che qualcuno rilevi l’attività – le fa eco Stefania Gianazzi – tutte dipende dalle intenzioni di chi compera».
A sostegno della causa delle lavoratrici è arrivata anche la firma di Paolo Botti, segretario provinciale del Partito democratico, che questa mattina ha raggiunto il gazebo di Borgonovo per testimoniare solidarietà e vicinanza alle dipendenti Malo. «La situazione sta diventando pesante – ha commentato Botti – in questa zona sembra che la crisi stia esplodendo ora: oltre alla Malo, anche la Ludovico è in fallimento, così come varie aziende metalmeccaniche tidonesi».

«E’ in atto una crisi che mette in difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e il Governo discute di processo breve e legittimo impedimento – sottolinea il segretario – il Partito democratico vorrebbe invece tornare ad occuparsi dei veri problemi della gente, come redditi e lavoro».
Ed è proprio in questa direzione che Botti annuncia la visita del candidato alla presidenza della regione Vasco Errani, fissata per il pomeriggio di venerdì all’auditorium comunale di Borgonovo. «Il presidente Errani incontrerà le lavoratrici della Malo e delle altre aziende in crisi della val Tidone – conclude il segretario Pd, candidato alle prossime elezioni per il consiglio regionale – questa è la dimostrazione che vogliamo occuparci dei problemi concreti delle persone».

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