Protesta Malo. Interrogazione regionale di Francesconi

Il consigliere regionale del Pdl sulla crisi dell’azienda Malo di Borgonovo

BOLOGNA, “La Regione sostenga la vendita separata del marchio Malo” a chiederlo con un’interrogazione è Luigi Francesconi (PdL).

Malo, insieme a Ferrè e ad altri sette prestigiosi marchi della moda italiana, fa parte del gruppo industriale IT Holding che ha stabilimenti in tutta Italia, tra cui uno a Borgonovo Val Tidone (PC) che occupa circa sessanta persone.

La crisi economica globale che ha colpito diversi settori, specialmente quelli dove vi è maggior concorrenza da parte dei Paesi in via di sviluppo, come il tessile, ha portato al fallimento di IT Holding, commissariata lo scorso anno per effetto della “Legge Marzano”.

Esaminata la situazione del Gruppo, i tre commissari nominati dal Ministero hanno individuato per il 2009 un passivo di 1 miliardo 250 milioni di euro ed il 18 gennaio scorso hanno presentato a Scajola la proposta di vendita separata dei marchi facenti capo ad IT Holding, alcuni dei quali, come appunto Malo e Ferré, giudicati molto appetibili.
Negli ultimi giorni, però, si sono rincorse voci secondo cui sarebbero in corso iniziative mirate alla vendita del Gruppo in un unico pacchetto, scelta che, secondo i sindacati e le maestranze, non offrirebbe adeguate garanzie in merito al mantenimento dell’occupazione nello stabilimento borgonovese poiché, per sanare i debiti dei poli produttivi di altre Regioni, in particolare Marche e Molise, vi potrebbe essere il taglio incondizionato dei posti di lavoro non tenendo conto delle differenti specificità.

Questa ipotesi ha preoccupato molto anche le Istituzioni Locali, in particolare il Sindaco di Borgonovo Domenico Francesconi che, nei giorni scorsi, ha scritto al Prefetto di Piacenza, al Ministro ed ai Commissari chiedendo di salvaguardare l’occupazione a Borgonovo.
La preoccupazione del Sindaco è stata ripresa dal Consigliere Regionale che ha chiesto l’intervento della Regione “Affinchè si unisca agli appelli provenienti dal territorio e sensibilizzi il Ministero alla necessità di procedere ala vendita separata”.

“lo stabilimento Malo di Borgonovo – conclude Luigi Francesconi – è un’importante realtà imprenditoriale, non solo per la sua storia, ma anche per il valore umano e professionale di chi vi lavora: si tratta, infatti, per lo più di donne del paese, mogli e madri di famiglia che vivono il proprio impegno quotidiano con abnegazione ma anche con attaccamento all’azienda.

Non di minore importanza sono la qualità della produzione, maglioni di marca che cooperano a rendere famoso nel mondo il Made in Italy, e l’aspetto dell’indotto, costituito da tanti liberi professionisti il cui lavoro è strettamente collegato allo stabilimento. Ragioni in più per cui va salvaguardato a tutti i costi.”

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