Conservatorio Nicolini. Un tavolo istituzionale per il restauro dello stabile

I parlamentari piacentini Tommaso Foti (PdL) e Massimo Polledri (Lega Nord) informano Comune e Provincia

In ragione delle notizie di stampa riguardanti l’imminente convocazione di un tavolo istituzionale per affrontare le problematiche del Conservatorio Nicolini, i parlamentari piacentini Tommaso Foti (PdL) e Massimo Polledri (Lega Nord), che della vicenda si occupano da tempo, hanno trasmesso al Sindaco e al Presidente della Provincia, una nota che hanno ricevuto, nei giorni scorsi, dal Direttore dell’Agenzia del demanio, dr. Maurizio Prato.


L’immobile in oggetto negli anni ’80 è stato consegnato in uso governativo al Ministero della Pubblica Istruzione per essere adibito a sede del Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini”.

A seguito del parere reso in data 22.01.2008 dal Consiglio di Stato, con il quale viene affermata l’estensione anche agli Istituti di alta formazione Artistica, Musicale e Coreutica della normativa prevista per le Università degli Studi in materia di concessione gratuita di beni dello Stato, è stata prevista la consegna in suo gratuito e perpetuo del bene al Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini”, previa riconsegna del medesimo immobile da parte del ministero della Pubblica Istruzione ora Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica.

E’ stato altresì disposto, conformemente a quanto avviene nel caso della concessione in uso gratuito e perpetuo di immobili alle Università (legge 449/1997 art. 51, comma 8) che il Conservatorio si faccia carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio.

Al riguardo il Conservatorio, con nota del 20.11.2009, ha rappresentato le proprie perplessità sull’assunzione dell’onere di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, nel presupposto che tale onere spetterebbe all’Amministrazione Provinciale secondo gli obblighi derivati dalla Legge 23/1996.

Con la medesima nota il Conservatorio ha pertanto comunicato che non procederà alla sottoscrizione dell’atto di concessione in uso gratuito del bene.

A parere della scrivente tuttavia considerato quanto da ultimo affermato dal Consiglio di Stato nel parere testé richiamato, non esistono i presupposti per l’applicazione della legge 23/1996 in materia di edilizia scolastica, atteso che con la legge 508/1999 il Legislatore ha proceduto ad una radicale riforma degli Istituti di alta formazione artistica e musicali, tra i quali rientrano i Conservatori di musica, che vengono sostanzialmente assimilati alle Istituzioni Universitarie, e ai quali pertanto va applicata, in assenza di espresse previsioni speciali, la disciplina prevista per le Università in virtù del principio analogico. A tal proposito si evidenzia inoltre che la legge di riforma, degli Istituti di alta formazione artistica e musicali sopra ricordata, stabilisce espressamente all’art. 5 che a tali Istituzioni venga applicata la normativa vigente in materia di edilizia Universitaria escludendo pertanto l’applicabilità delle disposizioni della legge 23/1996.

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