Grande commozione per i funerali di Matteo Castagnetti che ha saputo vivere in modo diverso, semplice e con il sorriso

La madre: "Quando abbiamo battezzato Matteo, abbiamo letto una poesia di Gibran. Il testo dice che i figli non sono davvero nostri, che dobbiamo lasciarli andare"

La chiesa del Preziosissimo Sangue di Piacenza era gremita di folla. Tutti stretti in un unico abbraccio per salutare, un’ultima volta, Matteo Castagnetti, morto a 18 anni per un tragico incidente in via Lanza, a Piacenza.

La notizia della morte di questo ragazzo è di quelle che non si vorrebbero mai dare, specialmente su un giornale come il nostro che dovrebbe parlare prevalentemente di cose allegre. Tuttavia nei suoi 18 anni di vita, Matteo ha davvero lasciato il segno, portando con sé i suoi valori e la sua allegria. Lo testimoniano i tantissimi amici che hanno espresso il proprio cordoglio su Facebook e sul web. Si evince dai volti degli scout a lui così vicini. E soprattutto lo testimonia la sua famiglia, a cui vanno i pensieri e le preghiere di tutta la redazione.

"Quando abbiamo battezzato Matteo", ha spiegato la mamma durante la cerimonia, "abbiamo letto una poesia di Gibran. Il testo dice che i figli non sono davvero nostri, che dobbiamo lasciarli andare". "E’ quello che abbiamo fatto," ha continuato, "sapendo che Matteo ha lasciato un segno. La testimonianza di come sia possibile vivere in un modo diverso, semplice, con il sorriso".

La famiglia ha voluto ringraziare tutti quelli che sono stati loro vicino in questi giorni di lutto, in particolare l’infermiera Elena, del Pronto Soccorso, "perchè ci hanno aiutato a portare la croce come ha fatto Simone di Cirene con Gesù".


Le foto della cerimonia in un articolo su Piacenza Sera.

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