Universita’ di Parma. Continua la fase di ammodernamento e potenziamento del Laboratorio della Clinica Pediatrica

Conferenza stampa per la donazione di una nuova attrezzatura al dipartimento dell’eta’ evolutiva in ricordo di Alessia Perazzi

Martedì 8 giugno, alle ore 11, presso la Sala del Senato del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si è svolta la conferenza stampa per la donazione di una nuova apparecchiatura al Laboratorio di ricerca della Clinica Pediatrica del Dipartimento di Età Evolutiva dell’Ateneo in memoria di Alessia Perazzo, la bimba di Sorbolo di nove anni venuta a mancare improvvisamente lo scorso settembre.

Alla conferenza stampa, alla presenza della famiglia di Alessia, sono intervenuti il Rettore Gino Ferretti, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Loris Borghi e il Direttore del Dipartimento dell’Età Evolutiva Sergio Bernasconi. Era inoltre presente Antonio Paganelli, responsabile dell’Ufficio Stampa della società Gran Rugby.

La raccolta fondi di circa 20.000 euro è stata effettuata negli scorsi mesi da colleghi e amici della famiglia di Alessia, in particolar modo dai colleghi della mamma Maela dell’Università di Parma; un significativo contributo è stato offerto anche dalla Gran Rugby, da sempre vicino alla Pediatria sia con la presenza dei suoi giocatori nei vari reparti, sia come appoggio alla ricerca pediatrica.

La conferenza stampa è stata l’occasione per presentare la nuova e sofisticata attrezzatura acquistata dal Laboratorio di ricerca della Clinica Pediatrica dell’Ateneo, diretto dal Prof. Bernasconi. Si tratta di uno dei più sofisticati e avanzati strumenti per analisi cellulari e metodi di quantificazione di molecole biologiche. Lo strumento è in grado, con l’aiuto di un potentissimo software per l’analisi dei dati, di poter utilizzare 4 diverse tecnologie: luminescenza per la quantificazione di molecole con attività biologica, fluorescenza per i test di proliferazione cellulare, UV-assorbanza per la quantificazione degli acidi nucleici e fluorescenza time-resolved per studiare processi biologici che avvengono in tempi brevissimi (10 alla -14 secondi). uno dei più sofisticati e avanzati strumenti per analisi cellulari e metodi di quantificazione di molecole biologiche. Lo strumento è in grado, con l’aiuto di un potentissimo software per l’analisi dei dati, di poter utilizzare 4 diverse tecnologie: luminescenza per la quantificazione di molecole con attività biologica, fluorescenza per i test di proliferazione cellulare, UV-assorbanza per la quantificazione degli acidi nucleici e fluorescenza time-resolved per studiare processi biologici che avvengono in tempi brevissimi (10 alla -14 secondi).

Continua quindi, grazie alla generosità di molti parmigiani, la fase di ammodernamento e potenziamento del Laboratorio della Clinica Pediatrica. Questo Laboratorio inizia la sua attività negli anni ’70, in particolare per l’esecuzione di determinazioni ormonali nel sangue e nelle orine. Si trattava di metodiche all’ avanguardia per l’epoca che si inserivano in un filone di ricerca (l’endocrinologia con particolare attenzione alla crescita staturale, allo sviluppo puberale, alle malattie della tiroide, alla differenziazione sessuale e all’obesità) che la Clinica Pediatrica ha fin da allora portato avanti con costanza e successo, come testimoniato anche dagli oltre 300 lavori scientifici che in questi anni sono stati pubblicati in letteratura internazionale.

Nel Laboratorio di ricerca attualmente lavorano, coordinate dalla Dott.ssa Alessandra Vottero, tre biologhe strutturate (le Dott.sse Arianna Smerieri, Isabella Viani e Mariangela Ziveri), e una biologa borsista (la Dott.ssa Roberta Minari); vi svolge inoltre le sue ricerche la Dott.ssa Maria Elisabeth Street, attualmente in organico presso l’Astanteria pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria cittadina. La nuova strumentazione verrà utilizzata soprattutto da quest’ultima ricercatrice che si sta interessando in particolar modo dei fattori che possono determinare il diabete nella fibrosi cistica (per questo filone di ricerca la Dott.ssa Street ha già ricevuto finanziamenti negli anni passati sia dalla Fondazione per la fibrosi cistica e dalla Associazione Regionale sia, più recentemente, dal Ministero dell’Università e della Ricerca) e dei fattori fetali e placentari che possono determinare una diminuita crescita del feto stesso durante la gravidanza.

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