Il nuovo ponte sul fiume Po, tra Piacenza e San Rocco al Porto

La scheda tecnica dell’opera, tutti i particolari costruttivi

Il nuovo ponte sul fiume Po che quest’oggi si apre al traffico veicolare è lungo 1,1 km ed è situato tra il km 262,300 e il km 263,400 della strada statale 9 “via Emilia”.
Un’infrastruttura lineare e moderna, divisa in due parti: il ponte sul fiume Po e il viadotto di adduzione alla città di Piacenza.
Il ponte di attraversamento del Po è costituito da 11 campate di luce minima pari a 61,72 metri e massima pari a 76,40 metri, per un totale di circa 815 metri. Il peso complessivo delle 11 campate metalliche è pari a circa 7000 tonnellate.

L’impalcato del nuovo ponte è largo 14,50 metri e comprende, oltre alle barriere laterali, la carreggiata stradale per 9,50 metri, il marciapiede di servizio per 1 metro e la pista ciclabile per 3 metri; l’infrastruttura è stata ideata e progettata per essere interamente costruita a piè d’opera e, successivamente, varata come opera compiuta in ogni sua parte.
“Per realizzare un’opera di queste dimensioni in così breve tempo â€" ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci â€" sotto la stretta sorveglianza dell’Anas, hanno operato 160 uomini dell’impresa esecutrice per oltre 450 mila ore; un’eccellenza infrastrutturale che è avanzata per quasi 3 metri al giorno”.

“Nei numeri dell’opera si manifestano l’operosità e l’ingegno di tutte le forze che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo â€" ha concluso Pietro Ciucci -. Il nuovo ponte è costituito da 8000 tonnellate d’acciaio, 30 mila metri cubi di calcestruzzo, 4500 metri lineari di diaframmi, 6600 metri lineari di micropali”.

L’Anas ha, da subito, effettuato la scelta decisiva di ricostruire integralmente il ponte nella medesima posizione del manufatto crollato e, in aderenza a quanto annunciato, ha proceduto nel rispetto di un preciso percorso operativo, fondato su quattro attività cardine:
– la demolizione delle travate metalliche del ponte e del viadotto di accesso lato Lodi;
– il consolidamento delle fondazioni delle esistenti pile in muratura, da conservare;
– la realizzazione e gestione di un collegamento provvisorio, mediante ponti su elementi galleggianti, atto a ripristinare la viabilità interrotta tra le due sponde fluviali;
– la ricostruzione di un nuovo ponte, esteso a tutta la zona golenale, compreso il viadotto di accesso lato Piacenza con conservazione del sistema di archi esistenti e delle pile storiche.
Il ponte su elementi galleggianti, innovativa quanto complessa struttura ingegneristica, è stato realizzato e messo in esercizio il 14 novembre 2009, in soli 94 giorni.

Il collegamento, che sarà chiuso a partire da domani e smantellato il prossimo 8 gennaio 2011, si è dimostrato più che valido, con soli 29 giorni di chiusura al transito veicolare, su un totale di 399 giorni a causa della variazione del livello idrometrico del fiume Po che ha raggiunto punte massime di oltre 6 metri.

Novanta giorni è anche il tempo impiegato per i lavori di demolizione del vecchio ponte sul Po, la cui esecuzione è stata contestuale alle altre attività, conclusa praticamente un anno fa, il 19 dicembre 2009. I lavori sono stati affidati ad un’azienda leader a livello internazionale nel campo delle decostruzioni, l’impresa Despe di Bergamo. Proprio per le attività svolte nel cantiere di Piacenza, a questa azienda è stato assegnato il premio internazionale “Demolition Awards 2010”, per la categoria ‘demolition training’, in una manifestazione di settore svoltasi ad Amsterdam. Così importante ed eccezionale, inoltre, che il National Geografic ha realizzato un film documentario sull’argomento che sarà trasmesso dalla piattaforma satellitare Sky, il prossimo 23 dicembre, a ulteriore testimonianza della esemplarità del lavoro svolto.
Piacenza, 18 dicembre 2010

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