Piacenza. Inaugura il nuovo ponte sul Po. Le foto

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli inaugura il nuovo ponte sul fiume Po, tra Piacenza e San Rocco al Porto

Oggi, con l’apertura al traffico del nuovo ponte sul fiume Po, tra Piacenza e San Rocco al Porto, si concretizza in poco più di un anno e mezzo, 30 aprile 2009–18 dicembre 2010, il ripristino definitivo del collegamento tra due regioni: la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, il Presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, il Sindaco di Piacenza, Roberto Reggi ed il Sindaco di San Rocco al Porto, Giuseppe Ravera.

"Il Ponte sul Po che unisce la Lombardia all’Emilia Romagna – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli – è un esempio di come e di quanto sia efficace la sinergia tra istituzioni. Grazie ad essa, in questa occasione si sono registrati tempi record sia nella fase della progettazione che in quella delle procedure autorizzative e di realizzazione. Un vero esempio da imitare per le nostre infrastrutture. Desidero ringraziare Anas e quanti hanno collaborato ai vari livelli per restituire a questo territorio una struttura essenziale".
"Lo studio approfondito del progetto, dei dettagli costruttivi e delle fasi di fabbricazione – ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – hanno consentito all’Anas e all’impresa esecutrice di raggiungere questo successo e portare a compimento, nel rispetto dei tempi stabiliti, la grandiosa opera che quest’oggi si apre al traffico".

"L’apertura al traffico del nuovo ponte – ha dichiarato l’Assessore alle Infrastrutture Logistica e Trasporti della Regione Emilia Romagna, Alfredo Peri – è un risultato positivo, che deriva dal Tavolo che abbiamo costituito subito dopo il crollo della struttura precedente. Avendo partecipato attivamente, ringrazio il prefetto di Piacenza di allora, gli enti locali, i colleghi della Lombardia. E’ stato fatto un buon lavoro da parte di Anas; un ringraziamento va alle imprese e alle maestranze che hanno lavorato con professionalità e celerità. Dispiace che risultati come questo siano un’eccezione: si dovrebbe lavorare perché diventino una regola. Ma su molte altre opere siamo ancora troppo lontani".
"A chi, sfiduciato, da una sponda all’altra del Po – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo -, ci diceva dopo il crollo che avrebbe dovuto aspettare almeno 30 anni per avere un ponte nuovo, avevamo assicurato che non sarebbe stato così: con la costruzione, prima del ponte provvisorio, e poi con l’immediato avvio dei lavori per quello definitivo, in meno di 18 mesi abbiamo saputo far fronte con prontezza ai disagi che un evento straordinario, come l’improvviso crollo, aveva creato. Oggi abbiamo dimostrato che la sinergia tra gli enti funziona e per questo voglio ringraziare Anas e il suo Presidente Pietro Ciucci per aver saputo far fronte brillantemente a questa emergenza, portando a compimento la promessa fatta mesi fa: cioè di ripristinare nel più breve tempo possibile un collegamento importante per le relazioni tra Lombardia ed Emilia Romagna".
"Il 18 maggio 2009 – ha proseguito il Presidente dell’Anas – presso la Prefettura di Piacenza, ho illustrato le strategie che l’Anas avrebbe adottato per il ripristino provvisorio della viabilità e per la ricostruzione di un nuovo ponte; oggi possiamo dire di aver mantenuto tutte le promesse, rispettando i tempi di realizzazione dell’infrastruttura e la qualità attesa dell’opera".
Decisiva è stata anche la scelta di condividere ciascun passaggio decisionale con le Istituzioni e gli Enti Locali interessati, sia nell’ambito della Conferenza dei Servizi, aperta il 10 giugno 2009 e conclusa il 1° luglio 2009, sia durante specifiche riunioni, nel corso dei lavori.
"La collaborazione tra l’Anas e gli Enti e le Istituzioni Locali – ha confermato il Presidente Ciucci – è stata intensa e proficua: un modello di condivisione di tutte le scelte, un esempio per il sistema Paese".
Il progetto del ponte è stato redatto sulla base di criteri innovativi massimizzando durata e sostenibilità, andando quindi oltre la classica impostazione fondata sui criteri di architettura, sicurezza statica e funzionalità. Il progetto ha praticamente triplicato l’intervallo temporale previsto per la manutenzione straordinaria, portandolo a cinquanta anni. La soluzione tecnica prescelta, inoltre, è in grado di minimizzare l’emissione di gas responsabili dell’effetto serra, per l’intero ciclo di vita dell’opera, rispetto alle soluzioni alternative prospettate. Per questo il ponte risulta essere ad oggi la prima grande infrastruttura europea, progettata e realizzata con quantificazione di sostenibilità ambientale.
Nel quadro della sostenibilità, i futuri obiettivi relativi all’opera riguardano lo sviluppo dell’analisi del ciclo di vita (life cycle assessment) che quantifichi i benefici ambientali prodotti dal progetto. Tale analisi consentirà di procedere a una certificazione di prodotto (enviromental product certification), effettuata da un ente certificatore accreditato, secondo gli standard di riferimento internazionali predisposti dall’International EPD Consortium.
"Il nuovo ponte sul Po – ha concluso Pietro Ciucci -, unico al Mondo, avrà un marchio di prodotto ambientale".

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