Natale. Ci siamo mangiati e bevuti 2.8 miliardi di euro

Meno caviale, ostriche e champagne. Più bollito, anolini e piatti regionali tradizionali

Valgono 2.800.000.000,00 di euro (scritto così fa veramente paura) – secondo Coldiretti – il cibo e le bevande consumate dagli italiani tra la vigilia e il pranzo di Natale che, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, gli italiani hanno trascorso in famiglia.

"Con meno caviale, ostriche, salmone e champagne e piu’ bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche, dal Natale 2010 esce rafforzata la tendenza alla riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si e’ espressa a tavola nella preparazione delle ricette del passato: dai cappelletti in brodo della Romagna al cappone in Piemonte, dai canederli in Trentino alla minestra di cardi in Abruzzo, dalla brovada e muset con polenta in Friuli, alle scillatelle in Calabria, dal pandolce in Liguria al fristingo nelle Marche e le molte altre specialita’ presenti in tutte le Regioni italiane. Un appuntamento che e’ fortemente radicato nella popolazione, come dimostrano – precisa la nota Coldiretti – gli spostamenti per tornare nei luoghi di origine e ritrovare i gusti, i sapori ed i territori dei quali e’ si mantenuto saldo nel tempo il ricordo. La maggioranza delle tavole sono state infatti imbandite con menu’ a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 700 milioni di euro per le carni compresi i salumi, 560 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 420 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 420 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 280 milioni di euro per il pesce e 140 milioni di euro per formaggi e uova".

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