Omicidio di Chiara Brandonisio. 30 anni di carcere per Domenico Iania

Si erano conosciuti su Facebook. Il giudice: ”Azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e priva del più elementare senso di umana pietà”

Domenico Iania (53 anni, residente a Morfasso, provincia di Piacenza, ma originario di Soverato, nel Catanzarese) aveva conosciuto Chiara Brandonisio in chat su Facebook. Quando lei aveva smesso di scrivergli, probabilmente non intenzionata ad avere con lui una relazione, l’uomo è partito da Morfasso, armato di spranga, per ucciderla. La pensa in questo modo Michele Parisi, il giudice dell’udienza preliminare di Bari che scrive: “E’ illogico ipotizzare che lo scopo della sua venuta in Puglia fosse quello di riallacciare un rapporto sentimentale se egli si era presentato al cospetto della donna desiderata non già con un dono o dei fiori, ma brandendo una spranga di ferro di oltre novanta centimetri”.

Nelle motivazioni della sentenza di condanna a 30 anni di carcere per il presunto esecutore, Domenico Iania, il gup spiega che l’aggressore provocò “lo sfondamento della teca cranica e la perdita di tessuti ossei, cutanei e cerebrali”, un’azione che rivelerebbe in maniera “inoppugnabile la volontà non già di uccidere solamente, ma di sfigurare la persona”, nonché “un’indole malvagia e priva del più elementare senso d’umana pietà”.

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