Scienza. Brillamento solare registrato da NOAA GOES

Solar Flare: che cos’è e quando è accaduto. Il video guida della NASA ci aiuta a capire di cosa si tratta

Ieri 9 Agosto alle 9:48 ora Italiana il Sole ha emesso proprio in direzione della Terra un brillamento solare (Solar Flare, una gigantesca esplosione sulla superficie di una stella) molto forte, di intensità X6.9 così come misurato dal satellite NOAA GOES. Il picco massimo si è avuto alle ore 10:05.

La classificazione dei brillamenti solari prevede quattro livelli di intensità misurati sulla luminosità dei raggi X vicino alla Terra. Il primo livello (il più basso) è B, seguito da C, M e per ultimo X (il più forte). Ogni livello è 10 volte più potente del precedente. Ciascuno di esse è poi diviso linearmente in valori numerici da 1 a 9.

Il livello raggiunto da quest’ultimo brillamento pari a X6.9 è quindi estremamente energetico.

Ad ogni modo questa gigantesca emissione di radizioni non può penetrare nell’atmosfera Terrestre e provocare danni agli esseri umani che ne abitano la superficie.
Può però rappresentare un pericolo per gli astronauti attualmente nello spazio se questi non prendono opportune contromisure. E’ stato infatti registrato anche un incremento nella radizione solare di protoni energetici.
Nel caso degli astronauti che sono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale la protezione da questi eventi consiste nel ripararsi in un particolare modulo della Stazione appositamente rinforzato per resistere alle radiazioni.

L’intensità di questo Solar Flare è però abbastanza forte da poter provocare interferenze su segnali elettronici, comunicazioni e GPS. Potrebbero verificarsi anche alcuni blackout radio.

Associata al Solar Flare si è verificata anche una Coronal Mass Ejection (CME), anche questa potenzialmente dannosa per i sistemi elettronici sia nello spazio che sulla Terra, però – fortunatamente – questa CME non è diretta verso la Terra.

Quello che avete qui sotto è il video del Solar Flare del 9 Agosto ripreso dal satellite NASA SDO (Solar Dynamics Observatory) nella banda degli ultravioletti estremi (131 angstrom)

Ecco una guida NASA per aiutarci a capire meglio i solar flare:

Fonte dati, NASA
Fonte testi, newsspazio

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