Morto il tiranno Kim Jong-il. Lutto nazionale in Corea del Nord

Romney: ”Era un tiranno senza scrupoli che viveva nel lusso mentre il popolo faceva la fame”

Regimi totalitari a parte, la reazione del mondo alla notizia della morte di Kim Jong-il è stata unanime. Per la Corea del Nord è un’occasione irripetibile per cambiare. “Kim Jong-Il era un tiranno senza scrupoli che viveva nel lusso mentre il popolo nordcoreano faceva la fame”, ha dichiarato Mitt Romney negli USA. La pensa come lui Jon Huntsman, ex ambasciatore a Pechino, che lo ha definito “un tiranno senza coscienza”. “La Corea del Nord scelga di seguire un cammino di pace, di rispettare i diritti umani e migliorare le relazioni con i Paesi vicini”, ha dichiarato ai media Hillary Clinton. Rick Perry punta tutto sulla Cina: “Dobbiamo spingere Pechino a lavorare per una transizione pacifica da una dittatura grama a una Corea libera”.
Intanto il figlio e successore del tiranno nordcoreano ha preso il mano il timone del paese, con l’esercito e il partito al suo fianco, proclamando 12 giorni di lutto nazionale.

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