Standard and Poor’s declassa la Francia. L’Italia crolla a BBB+

Declassate anche Spagna, Portogallo e Austria. Si salva solo la Germania. Affossati Borse e Euro. Nuova impennata degli spread

L’Europa sta crollando e l’Italia “sta andando in malora”, per usare le parole di Umberto Bossi. Con un declassamento a catena che – come ampiamente annunciato nei mesi scorsi – strappa la tripla A alla Francia e fa scivolare l’Italia da A a BBB+, declassando anche Spagna, Portogallo e Austria, Standard and Poor’s condanna senza appello l’Unione Europea, incapace di affrontare la crisi. Secondo quanto riportato dall’Ansa, “la decisione di tagliare il rating di ben 9 Paesi europei sui sedici sotto osservazione (oltre a Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Austria sono finiti sotto la scure anche Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia) e’ motivata proprio con quelle che vengono giudicate le insufficienti misure adottate dai governi nelle recenti settimane”.
I mercati hanno immediatamente risentito della notizia. Le Borse europee sono colate a picco, l’euro è finito ai minimi storici e si è assistito ad una nuova impennata degli spread (col minimo storico dei Bund tedeschi il differenziale con i tassi italiani e’ risalito sopra i 500 punti).
Per la Francia di Nicolas Sarkozy il declassamento e’ una sconfitta bruciante. La perdita della tripla A potrebbe costare la poltrona all’inquilino dell’Eliseo. Per l’Italia di Mario Monti la sconfitta non è certo meno bruciante. Per il Belpaese il downgrade è stato addirittura doppio. Per le agenzie di rating BBB+ significa “adeguata capacita’ di rimborso, che pero’ potrebbe peggiorare”.

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