Naufragio Costa Concordia. Narcotest per il comandante per sospetto uso di droga

Francesco Schettino lascia il carcere per i domiciliari. Anche un dirigente Costa nei guai

Francesco Schettino, il comandante della nave Costa Concordia semi-affondata all’isola del Giglio è uscito dal carcere e si trova agli arresti domiciliari. Sono finiti nei guai anche il suo vice, Dimitri Christidis, e il terzo ufficiale Silvia Coronica, entrambi fuggiti con una scialuppa insieme al comandante della nave da crociera, poco dopo mezzanotte, mentre i passeggeri erano ancora a bordo. Si aggrava anche la posizione di Roberto Ferrarini, il “marine operation director” della Costa.
Tre telefonate tra lui e Schettino nel lasso di tempo tra l’impatto con gli scogli del Giglio (verificatosi alle 21.42) e il tardivo ordine di evacuazione della nave (avvenuto alle 22.58) destano sospetti. E le giustificazioni del comandante fanno acqua da tutte le parti: “I passeggeri si accalcavano sui ponti prendendo d’assalto le scialuppe,” riporta Repubblica.it. “Io non avevo neanche il giubbotto salvagente perché lo avevo dato uno dei passeggeri, che cercavo di farli salire in modo ordinato sulle barche. All’improvviso, visto che la nave era inclinata di 60-70 gradi, sono inciampato e sono finito dentro una di quelle imbarcazioni. Per questo mi trovavo lì. E una volta sospeso non riuscivo a scendere in mare perché lo spazio era ostruito da altre imbarcazioni in acqua”. Davvero strano, soprattutto considerato che insieme a lui devono essere “inciampati” sulla scialuppa il suo vice, Dimitri Christidis, e il terzo ufficiale Silvia Coronica.

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