Paparo per le donne. Servono più azioni concrete e meno demagogia

Due milioni di euro destinati nell’ultimo anno all’universo femminile piacentino

Due milioni di euro destinati nell’ultimo anno all’universo femminile piacentino. Un dato che si ottiene tirando le somme di tutte le attività messe in campo negli ultimi dodici mesi dall’assessorato provinciale al Lavoro e alla Formazione retto da Andrea Paparo ed è un dato che vale più di mille parole nel giornata che in tutto il mondo è dedicata alle donne. Una giornata importante voluta per celebrare le conquiste che le donne hanno fatto nei decenni ma anche per ricordare le ingiustizie, più o meno eclatanti, che ancora oggi devono subire, ma che “rischia di essere svilita dall’aspetto più commerciale e festoso”.
Ci tiene a sottolinearlo lo stesso Paparo, sia nelle vesti di assessore provinciale che sinora tanto s’è speso per il mondo femminile, sia nelle vesti di candidato sindaco che sul tema donne, e relative esigenze specifiche, sta già investendo moltissime energie: “I fiori vanno bene, ci mancherebbe – dice – ma prima di tutto ci vogliono i fatti. Servono iniziative che aiutino concretamente le mamme, ad esempio, a gestire la loro quotidianità fatta di lavoro, figli e spesso una casa da mandare avanti”. E aggiunge, rincarando la dose: “Sarà vera festa per le donne quando non dovranno più scegliere tra fare figli o tenersi il lavoro, quando potranno contare su un mondo del lavoro capace di valorizzare appieno le loro competenze, quando potranno contare su una comunità che ne riconosca il valore”.
E che le donne siano penalizzate nel lavoro, e in particolare nell’accesso al lavoro, è una realtà oggettiva registrata anche dall’assessorato provinciale al Lavoro attraverso i dati del proprio Osservatorio del Mercato del Lavoro; e poco importa che la realtà piacentina non sia isolata: le difficoltà ci sono.
I tassi di occupazione delle donne piacentine sono tradizionalmente bassi (55,7%) e il dato sembra chiamare in causa elementi di diversa natura (presenza locale di comparti tradizionalmente legati al lavoro maschile , preponderanza degli impegni di cura, effetto di scoraggiamento…). Anche lo stock delle lavoratrici censite come “disoccupate ” presso i Centri per l’impiego resta significativo, anche se il periodo di crisi sembra aver penalizzato, percentualmente, la componente maschile
“Ecco perché il tema deve essere affrontato mettendo in campo una gamma di interventi specifici, rivolti ad altrettanto specifiche situazioni” sottolinea di nuovo Andrea Paparo.
Quali? Eccone alcune realizzate nell’ultimo anno.
Gli interventi per la stabilizzazione delle giovani madri “atipiche”.
Provincia e consigliera provinciale di Parità, Rosarita Mannina, hanno ritenuto opportuno rendere disponibile una forma di incentivazione aggiuntiva (rispetto a quella gestita dall’Inps e riferita , più complessivamente rivolta a “giovani genitori”) , tesa a favorire l’inserimento o il reinserimento di giovani madri con contratto a tempo indeterminato (e in precedenza occupate con contratto di lavoro atipico).
A tal fine è stato istituito uno specifico fondo, finalizzato a erogare un contributo forfettario di mille euro a favore delle imprese che assumono giovani madri , dai 30 ai 35 anni, iscritte alla “banca dati giovani genitori” dell’Inps.
Il contributo provinciale di sarà aggiuntivo rispetto al contributo riconosciuto dall’Inps (5mila euro). Il beneficio potrà essere goduto nei limiti dello stanziamento locale (20mila euro) e con modalità “a sportello”: gli incentivi saranno quindi erogati alle prime 20 imprese richiedenti , in possesso dei requisiti richiesti.
Progetto “Arco”, per supportare il rientro nel mercato del lavoro di donne che intendono rioccuparsi dopo impegni di cura
Il percorso di accompagnamento al rientro al lavoro seguito con grande interesse dalla Provincia , offrirà alle partecipanti ( un percorso di 120 ore in primavera ed uno analogo in autunno) un supporto tramite le metodologie “retravallier” , ampiamente sperimentate in materia di orientamento professionale. Le donne inserite nei percorsi saranno guidate in un percorso di transizione e di scelta personale e professionale , che tenga conto dell’importanza di recuperare consapevolezza delle proprie risorse e fiducia nelle competenze acquisite.
Supporto all’autoimprenditoria femminile
La Provincia eroga un servizio mirato a supportare le donne che intendano avviare iniziative di carattere autoimprenditoriale . Alle future imprenditrici viene messo a disposizione una attività di accompagnamento per la predisposizione del business plan , una agevolazione per l’accesso al credito, nonché un contributo in conto interesse. Ad iniziativa avviata la neoimprenditrice viene seguita attraverso il tutoring e il supporto informativo.
Il progetto per l’incontro domanda-offerta di lavoro di assistenti familiari presso i centri per l’impiego
Doppia valenza “al femminile ” per questa tipologia di servizio, resa dai Centri per l’Impiego in collaborazione con i Comuni e i Distretti. Infatti il servizio supporta le famiglie ( e quindi spesso le donne che si fanno carico di ampia parte dei servizi di cura) nella ricerca di assistenti familiari qualificate (tramite esperienze certificate o attività formative) . D’altro canto anche le persone che chiedono di entrare in questo segmento di lavoro sono in stragrande maggioranza donne . Il servizio reso ha anche lo scopo di promuovere il lavoro regolare , in un comparto spesso caratterizzato da ampie aree di “lavoro nero”.
Fondo per le assunzioni incentivate di particolari categorie di lavoratori
La Provincia, insieme alla Camera di Commercio e a numerosi Comuni piacentini ha ritenuto di finanziare incentivi per favorire l’occupazione di particolari categorie di lavoratori. I contributi del Fondo sono concessi a datori di lavoro privati per assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori con età di almeno 45 anni e lavoratrici di almeno 35 anni. Sono stati concessi 81 contributi, di cui 47 per assunzione di lavoratrici per un importo di 132mila euro su un totale di 263mila.
In tutto, come si diceva, le risorse destinate alle donne sono parti a 2.119.048,84 euro.

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