Lunga Pausa per il GF. Lo consiglia Piersilvio Berlusconi

Il vicepresidente annuncia che a fare le spese della crisi economica sarà proprio il reality targato Endemol

La crisi del Grande Fratello è un aspetto che non è più possibile ignorare. A conferma di quella che ormai è diventata una certezza all’interno degli ambienti televisivi è Piersilvio Berlusconi, vice Presidente della società Mediaset. L’uomo, intervistato dalla versione online del quotidiano “Il Messaggero”, è finalmente sceso in campo per discutere di un aspetto, che forse più degli altri, ha sancito la definitiva dipartita (almeno attualmente) di una delle trasmissioni più longeve del palinsesto televisivo di Canale5: il Grande Fratello (12), la cui crisi è evidente ormai da tempo.
A ormai meno di un mese alla fine anticipata del GF, il figlio dell’ex Presidente del Consiglio comprende che è il momento di farsi sentire, e conferma: “Il Grande Fratello sta vivendo una stagione particolare per vari fattori, a cominciare dalla scelta del cast. Probabilmente, ha bisogno di riposare, ma il reality resterà uno dei generi della tv generalista”.
L’uomo, che sul piano privato continua a rimandare il matrimonio con Silvia Toffanin, su quello professionale non ha dubbi.
“Il mercato sta vivendo un momento difficile che rende necessario un adeguamento a partire proprio dal palinsesto che, dai prossimi mesi in poi, subirà un drastico cambiamento. Mediaset si propone di concedere meno spazio all’innovazione e agli esperimenti, anche in fatto di fiction, e investirà il minimo necessario in trasmissioni che siano realizzabili a basso costo, pur garantendo un considerevole risultato”. Ne sono un esempio, la decisione di Canale 5 di puntare sulla soap opera Centovetrine in prima serata. Oppure la scelta di trasmettere film in prima serata anziché puntare sul dispendioso varietà o sulla fiction italiana, anche se prodotta in casa, che continua a presentare costi troppo alti. Il Gf, purtroppo, fa le spese di un momento storico particolare che fa della stanchezza del pubblico un elemento da cui è impossibile prescindere, nell’ottica del guadagno ottenuto grazie alla pubblicità. Insomma per un pò non potremo spiare gli italiani in televisione.

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