Violenta scossa di terremoto a Sumatra. L’indonesia rivive l’incubo tsunami

Ieri il terremoto che ha diffuso il panico in Indonesia. Emergenza rientrata ore dopo

E’ tornato il panico lungo la costa indonesiana. Ieri alle 14.38 locali (le 19.38 da noi), una forte scossa di terremoto si è verificata al largo di Aceh, sulla costa occidentale dell’Isola di Sumatra, in Indonesia. Con una forza di magnituto registrata tra 8.6 e 8.9 sulla scala di Richter. Subito l’allerta tsunami estesa a 26 Paesi sulla costa dell’oceano indiano, che ha fatto riversare la gente sulle strade, svuotato gli ospedali, chiuso gli aeroporti.. E le onde che minacciose si infrangevano sulla costa. Per ore si è temuto il peggio, con milioni di persone che hanno rivissuto l’incubo tsunami di otto anni fa. Tornando al 26 dicembre 2004, quando 230mila persone nel sud est asiatico furono inghiottite da una gigantesta onda anomala, scatenata da un fortissimo terremoto di magnitudo 9.1.
Fortunatamente la temutissima onda anomala non è arrivata. Non ci sono state vittime e i danni sono stati contenuti. L’indonesia – e tutti i turisti che si trovavano lì – ha tirato un sospiro di sollievo.
Il motivo per cui non è accaduto il peggio è – come hanno spiegato gli esperti – che tra i due terremoti ci sono notevoli differenze. Innanzitutto, quello di oggi è avvenuto ad una profondità decisamente superiore rispetto al 2004, su una faglia diversa e più in mare aperto, a 50-100 chilometri più ad est. E – come ha spiegato alla Bbc un portavoce dell’Usgs – l’istituto geosismico statunitense, il terremoto che ha colpito la zona di Aceh ha avuto ”un movimento orizzontale e non verticale”. Ciò ha permesso, dunque di limitare i danni e non mietere vittime.

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