Un canadese si spacciava per la giovane star costringendo le vittime a farsi filmare in atti porno
Sono almeno dieci le accuse presentate al 34enne Lee Moir, di cui sette relative ai contatti con una ragazzina del New Jersey. Tra i capi d’accusa troviamo estorsione, realizzazione e possesso di materiale pedopornografico e invito a mettere in pratica atti sessuali. L’uomo, canadese, si sarebbe spacciato per Justin Bieber, idolo delle giovani di mezzo mondo, adescando teenagers allo scopo di farsi filmare in atti pornografici, per poi mettere le loro immagini su siti hard.
Moir è sotto inchiesta per l’adescamento della 12enne americana, ma la polizia sospetta che la sua rete si estendesse in mezzo mondo, dal Canada alle Filippine, dalla Francia all’Australia. Una portavoce della Contea di Essex ha infatti dichiarato che l’inchiesta è tutt’altro che chiusa, e che le vittime possano essere negli Stati Uniti quanto altrove. L’uomo è stato arrestato mentre stava per organizzare un incontro con una agente di polizia di Toronto, spacciatasi per una ragazzina.