Oslo. In 40mila per intonare la canzone odiata dal mostro

Il raduno per cantare ”Figli dell’arcobaleno”, che il killer di Utoya Breivik ha definito ”un lavaggio del cervello”

In aula, rimaneva impassibile di fronte alle strazianti deposizioni dei sopravvissuti. Fuori, sotto la pioggia, una folla di 40mila persone intonava il brano che più detesta, “Barn av regnbuen” (“Figli dell’arcobaleno”). Stiamo naturalmente parlando di Anders Behring Breivik, il mostro che negli attentati del 22 luglio 2011 uccise a sangue freddo 77 persone. La marea umana si è radunata qualche ora fa in una piazza vicina al carcere dove è detenuto il killer di Utoya.
La canzone, che Breivik odia perchè sarebbe “un buon esempio di marxismo infiltrato negli ambienti culturali”, è popolarissima in Norvegia, e parla di uguaglianza e giustizia sociale. Oltre ai necessari ombrelli per proteggersi dalla pioggia, i manifestanti impugnavano delle rose in memoria delle vittime degli attentati. Lill Hjoennevaag, una delle due promotrici della campagnia lanciata da Facebook, ha dichiarato: “La canzone non è mai stata così bella”.

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