USA. Il pastore Terry Jones un anno dopo brucia ancora il Corano

Il gesto per cercare di ottenere la libertà per un prete cristiano recluso in Iran dal 2009

Terry Jones colpisce ancora. Il pastore evangelico aveva fatto parlare di sè per la prima volta nel marzo del 2011, quando avevo diffuso sul web un video in cui bruciava una copia del libro sacro della religione islamica, il Corano. Nella giornata di ieri, di fronte ad una chiesa di Gainesville, in Florida, il discusso religioso ha ripetuto lo stesso gesto, accompagnandolo con la distruzione di un’immagine del profeta Maometto.
Il cellulare di uno della ventina di persone presenti all’evento ha ripreso il tutto, e l’ha postato su YouTube

L’obiettivo? La liberazione di Youcef Nadarkhani, pastore cristiano arrestato Iran nell’ottobre del 2009 e condannato a morte undici mesi dopo, per essersi convertito al cristianesimo all’età di 19 anni. La Corte suprema iraniana aveva annullato nel luglio del 2011 aveva annullato il verdetto, e rinviato la questione al tribunale della città di cui l’uomo è originario. Il verdetto del secondo processo non è però mai stato reso pubblico. L’effetto ottenuto potrebbe però essere molto diverso rispetto alle aspettative di Jones, visto che le immagini di un anno fa provocarono numerose violenze nel nord dell’Afghanistan, e questo nuovo gesto provocatorio ha provocato la reazione immediata del Ministro degli esteri iraniano, che ha richiesto le scuse ufficiali del Presidente Obama.

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